Pubblicata da poco un'analisi dei 17 processi che in Kossovo hanno affrontato violazioni del diritto umanitario. Secondo l'OSCE si sono fatti alcuni passi avanti ma restano grandi questioni irrisolte.
L' OSCE ha da poco pubblicato un'analisi retrospettiva su tutti i processi svoltisi in Kossovo in questi anni in merito ai cosiddetti "crimini di guerra". E' la prima analisi di questo tipo e copre 17 casi di violazione di diritto umanitario internazionale affrontati dalle corti kossovare a partire dal giugno 1999.
"Processi di questo tipo sono fondamentali nel cammino verso la democrazia di queste società visto che sono un passo verso la riconciliazione e verso la determinazione della verità", ha dichiarato l'ambasciatore Pascal Fieschi, a capo della missione OSCE in Kossovo.
L'analisi ha lo scopo di garantire un'informazione pubblica su questi primi processi e sulle sentenze che sono già state date e coglie l'opportunità per indicare quale sia la strada per favorire la crescita in Kossovo di un sistema giudiziario più dinamico, critico ed indipendente.
Il rapporto riconosce come l'inserimento di giudici internazionali ha permesso di "alleviare le preoccupazioni di chi ritiene che questi processi vengano caratterizzati da grandi discriminazioni su base etnica" ma che, nonostante questo, rimangono grandi questioni irrisolte. Si nota ad esempio che la qualità delle prove a carico degli imputati è spesso scarsa; le risorse impiegate per finanziare indagini accurate sono limitate e che a volte è stata utilizzata una metodologia poco ortodossa: si è ricorso ad esempio a versioni riassunte e riviste di deposizioni di testimoni.
In tutti i Paesi dei Balcani sono in atto processi per crimini di guerra. E' interessante seguirli proprio per capire quanto ogni sistema giuridico e di conseguenza ogni Paese sia ancora legato e vicino a tendenze nazionaliste e quanto invece sia riuscito a distaccarsi dal passato per poi valutare in modo equo cosa in questi tragici anni è avvenuto. Questo rapporto dell'OSCE è sicuramente utile per continuare a seguire uno dei settori paradigmatici di questo nuovo Kossovo: il settore giudiziario.
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