Un libro di Caritas Italiana sulla ricostruzione in Kosovo.
La guerra in Kosovo, tre anni fa, ebbe un palcoscenico planetario. Ma il dopoguerra, oggi, appare assai defilato, nell'agenda dei media e delle opinioni pubbliche internazionali. L'impegno per la ricostruzione delle case nella provincia balcanica, all'indomani degli eventi del '99, ha significato, da parte della Caritas Italiana, delle delegazioni regionali Caritas e delle Caritas diocesane, la volontà di offrire un contributo tangibile alla ricomposizione del tessuto umano, spirituale e culturale di una società lacerata dal conflitto e, prima ancora, da un ventennio di tensioni politiche, sociali ed etniche.
La scelta di un massiccio impegno nella ricostruzione edilizia può essere giudicata un po' inusuale, per un organismo pastorale come Caritas Italiana. Oltre mille case riparate e ricostruite tra l'autunno '99 e la primavera 2001, circa 10 mila persone a cui è stato riconsegnato un tetto, una spesa di 6 milioni 325 mila euro: uno sforzo notevole, che non si giustifica con la semplice intenzione di dare risposta a un bisogno primario esteso, drammatico e impellente. La casa, infatti, non è mai un semplice assemblaggio di mattoni, tegole, travi. Non è solo abitazione, né soltanto riparo. È soprattutto luogo di incontro e di comunione. Di relazioni interpersonali e intergenerazionali. Di educazione e di crescita. Di maturazione umana, morale, spirituale. Inoltre l'intervento sulle case è servito alla Caritas Italiana per guadagnare la fiducia di persone e comunità, allacciando relazioni e conoscenze rivelatesi preziose per gli interventi che attualmente proseguono, in Kosovo come nel resto dei Balcani, in ambito pastorale, sociale, psicosociale, di promozione dei diritti umani.
Le repubbliche ex jugoslave e la vicina Albania sono oggi chiamate a lasciarsi alle spalle il clima d'emergenza per inoltrarsi sulla via della stabilizzazione, dello sviluppo, di una crescente integrazione nello spazio regionale balcanico e nella casa comune europea. Il Progetto Balcani di Caritas Italiana intende contribuire a questo cammino con azioni che promuovano i valori della riconciliazione, del dialogo, dell'intercultura, della tolleranza, della promozione delle minoranze, della fiducia nelle giovani generazioni. Ricostruire il domani, oltre a dar conto - nella prima parte - del lavoro di ricostruzione condotto in poco più di un anno, mette a fuoco altre due dimensioni rilevanti dell'intervento in Kosovo: la seconda parte, anche grazie alla narrazione di alcune storie emblematiche, si concentra sui traumi psichici prodotti dal conflitto e sulle dinamiche relazionali che si intrecciano tra vittime della guerra e operatori pastorali e umanitari; la terza parte offre una galleria di interviste a testimoni privilegiati (leader religiosi del Kosovo, esponenti del mondo accademico, giornalisti), mettendo a fuoco alcuni nodi del panorama socio-economico del dopoguerra e indagando i paradossi dai quali l'intervento umanitario rischia di essere gravato in uno scenario contraddittorio e problematico.
Per ulteriori informazioni e per richiedere copie del libro, rivolgersi alla segreteria di Caritas Italiana,viale Baldelli 41 Roma, tel. 06.54.19.21, e-mail segreteria@caritasitaliana.it