Appositi team, costituiti da Serbia e Montenegro, hanno iniziato le consultazioni sulla parte economica del Documento costituzionale. Il Ministro delle finanze montenegrino afferma che "... le spese delle istituzioni comuni saranno sotto rigido controllo"
Budva - I team dei governi di Montenegro e Serbia, con i Ministri delle finanze Miroslav Ivanisevic e Bozidar Djelic in prima fila, hanno cominciato il confronto sui temi economici che dovranno essere regolati dalla Carta costituzionale che sancirà la nascita dell' Unione Serbia e Montenegro.
Ivanisevic e Djelic hanno affermato ieri, in una dichiarazione congiunta, che le intense negoziazioni di questi giorni hanno portato all'accordo sulla formazione di tre commissioni che già da lunedì prossimo inizieranno ad incontrarsi a Belgrado.
Compito di queste ultime sarà elaborare in massimo due settimane un documento che sarà alla base della preparazione della parte economica del Documento costituzionale. Sul Documento verrà poi espressa un'opinione da parte di un Comitato nominato dai tre Parlamenti (serbo, montenegrino, federale).
"In questa prima fase dei colloqui è emerso un alto livello di consenso ed abbiamo deciso di identificare innanzitutto i problemi principali ed il periodo reale necessario per portare a termine le negoziazioni. Nei punti evidenziati dall'Accordo di Belgrado emergono chiare le garanzie che vi sarà uno sviluppo indipendente sia del Montenegro che della Serbia il quale sarà di fondamentale impulso per una nuova fase di rapporti interni e di integrazione regionali", hanno dichiarato i Ministri.
"Non si deve fare l'errore di mal applicare l'Accordo di Belgrado", ha sottolineato il Ministro montenegrino Ivanisevic, "e si dovrebbe assicurare l'armonizzazione dei due Paesi e facilitare l' accesso all'Unione Europea". Secondo quest'ultimo inoltre i negoziati si svolgeranno senza preclusioni ideologiche e con lo scopo principale di proteggere gli interessi economici di entrambe le repubbliche.
"Abbiamo raggiunto un progresso significativo nel pianificare le future relazioni economiche tra i due Paesi. Abbiamo deciso che dal 2003 anche il Montenegro parteciperà al finanziamento delle strutture comuni. Naturalmente la quota di ciascuno sarà correlata ai rispettivi livelli di Prodotto Nazionale Lordo. Questo implicherà un contributo montenegrino di circa 40 milioni di € e significherà una diminuzione degli oneri per la Serbia che è l'unica attualmente a garantire il finanziamento alle istituzioni comuni." Ha chiarito invece il Ministro delle finanze serbo Djelic (Vivesti, 26.06.02).