Numerose le costruzioni illegali che rischiano di peggiorare l'estetica urbana. Il piano regolatore ritarda causa la crisi politica nel paese, che investe anche le municipalità. I proprietari penalizzati si lamentano delle demolizioni in atto.
Le costruzioni illegali sono diventate molto diffuse in Montenegro, e ci sono possibilità che in questo modo nascano quartieri completi, rovinando così l'estetica degli spazi già urbanizzati. Nell'ultimo periodo i municipi si sono accorti di questa cosa e hanno cominciato a demolire alcuni edifici. Così a Podgorica il 28 gennaio scorso è stata formata una commissione per le costruzioni e fino al 28 agosto ha portato a termine 1.440 ispezioni riscontrando che sono state eseguite 405 costruzioni illegali di edifici. Nello stesso periodo sono state pubblicate 359 richieste per la cessazione dei lavori e sono stati demoliti 68 edifici.
Da un anno si sta preparando il piano regolatore urbano, ma non è ancora finito perché il lavoro del parlamento municipale è bloccato. Secondo il segretario per l'urbanizzazione del Montenegro, Vasilije Djukanovic, questo piano è necessario per includere i nuovi edifici e definire le località per le nuove costruzioni. Il segretario ha dichiarato per 'Vijesti' che i cittadini possono trovare presso il Segretariato per l'urbanizzazione tutte le informazioni per eventuali legalizzazioni dei loro edifici, e l'elenco delle località dove sono consentite le nuove costruzioni. Sempre il segretario ha detto che i proprietari degli edifici che sono stati demoliti tra un po' riceveranno un bollettino per pagare i costi dell'intervento dell'ispezione delle costruzioni.
Ci sono anche quelli che sono stati fortunati perché le loro case saranno incluse nel nuovo piano dell'urbanistica e dovranno pagare solo i costi per le servitù.
I proprietari delle case non sono rimasti senza reagire e in questi giorni accusano le autorità dicendo che le stesse non hanno mai risposto alle loro domande sulla concessione edilizia. Sembra che in questo momento la preoccupazione maggiore dei proprietari delle case che sono state costruite senza concessione, sia di trovare il modo di convincere le autorità di includere i loro edifici nel nuovo piano. La questione è: in che modo?
Si dice che, a causa delle imminenti elezioni, il governo per guadagnare voti probabilmente cesserà di demolire gli edifici fino alle elezioni, previste per il 6 ottobre, ma dopo ricomincerà. Con le ispezioni magari si allungheranno un po' i tempi di demolizione. Tuttavia il segretario per l'urbanizzazione ha negato questa informazione. ("Vijesti" e "Pobjeda" 30 agosto)