Con la recente firma del documento preliminare dell'Accordo di associazione e stabilizzazione, il Montenegro avanza deciso verso l'Unione europea. La cronaca della nostra corrispondente
Il 15 marzo scorso a Podgorica il Primo ministro del Montenegro, Zeljko Sturanovic, ed il Commissario europeo per l'allargamento, Olli Rehn, hanno siglato il documento preliminare dell'Accordo di associazione e stabilizzazione (Asa) tra l'Unione europea ed il Montenegro.
L'Accordo è stato finalizzato già nel mese di dicembre ed ora è in corso la procedura di traduzione nelle lingue dei paesi membri dell'Ue, dopo di che verrà firmato ufficialmente. Il passo seguente sarà la verifica giuridica dell'Accordo presso i parlamenti degli stati membri dell'Ue e nel parlamento montenegrino e poi verrà la fase più importante, l'implementazione dell'Accordo.
Il Montenegro aveva iniziato i negoziati per l'Accordo di stabilizzazione e associazione il 10 ottobre del 2005 assieme con la Serbia, mentre faceva ancora parte dell'Unione Serbia e Montenegro, ma i negoziati erano stati sospesi lo scorso maggio, per la mancata cooperazione con il Tribunale penale internazionale dell'Aja per la ex Jugoslavia (Tpi) da parte della Serbia, che non aveva arrestato e consegnato l'ex generale dell'esercito serbo bosniaco Ratko Mladic, accusato di crimini di guerra e di genocidio.
L'Unione europea ed il Montenegro hanno ripreso i negoziati per l'Accordo di associazione e stabilizzazione dopo la proclamazione nel giugno scorso dell'indipendenza del Montenegro, seguita al referendum di maggio, quando i cittadini furono invitati a prendere una decisione sullo status del Paese.
Il Commissario europeo per l'allargamento, Olli Rehn, ha scritto un editoriale per il quotidiano "Vijesti", nell'edizione del 15 marzo scorso, dichiarando che l'Accordo provvederà ad un ambito stabile, adeguato per un ulteriore sviluppo economico, politico ed istituzionale del Montenegro. Rehn ha anche precisato che l'Accordo di stabilizzazione e associazione, se sarà implementato in maniera corretta, rappresenta la porta verso lo status di paese candidato per l'ingresso nell'Unione europea. In questa ottica, il Commissario Rehn ritiene di estrema importanza per l'implementazione dell'Accordo l'ambito amministrativo montenegrino ed il suo rafforzamento.
Inoltre, spiega Rehn nell'editoriale per "Vijesti", l'adozione della nuova costituzione, fondata sul consenso generale, in linea con gli standard europei, rappresenta un altro compito importante per il Montenegro nel prossimo periodo. Oltre alla creazione di nuove istituzioni e il rafforzamento di quelle esistenti. "Ci aspettiamo che le riforme nell'ambito giuridico intensifichino la lotta contro la criminalità e rinforzino lo stato di diritto in Montenegro", aggiunge Rehn.
L'Accordo stabilizza la zona di libero commercio tra l'Unione europea ed il Montenegro, prevede l'introduzione degli standard europei ed anche la creazione dei meccanismi istituzionali necessari per l'integrazione con l'Ue.
Il Commissario Olli Rehn ha anche approvato il Piano d'Azione del governo montenegrino per l'implementazione degli standard europei necessari per l'avvicinamento all'Ue, dichiarando che l'Unione europea è pronta ad aiutare il Montenegro in modo politico ed economico, sottolineando che l'Ue destina circa 30 milioni di euro ogni anno per aiutare il Montenegro. L'aiuto finanziario, continua Rehn, rappresenta soltanto un forte appoggio dell'Ue alla prospettiva europea dei Balcani occidentali.
"Il Sud Est Europa sta entrando in un periodo di cooperazione regionale intensiva ed il Montenegro sta per diventare l'undicesimo stato membro del Processo di Cooperazione dell'Europa del sud est (SEECP) e noi ci aspettiamo che continui con il suo impegno attivo e costruttivo nella regione", ha aggiunto Rehn.
Subito dopo aver siglato l'Accordo di associazione e stabilizzazione entrambe le parti hanno espresso la loro soddisfazione, spiegando che si tratta di una firma importante per il Montenegro, perché rappresenta il primo passo formale per aprire le porte d'ingresso del Montenegro nell'Ue.
"L'Accordo porterà dei vantaggi concreti al Montenegro ed ai suoi cittadini. L'Accordo spesso significa più commercio con l'Ue, e di conseguenza, l'apertura di nuovi posti di lavoro e di migliori opportunità per lo sviluppo del Montenegro" ha spiegato il Commissario dell'Ue.
Dall'altra parte, la ministra per l'Integrazione europea del Montenegro, Gordana Djurovic, ha dichiarato che l'Accordo di associazione e stabilizzazione porterà al Montenegro dei nuovi accordi per facilitare l'ingresso della merce montenegrina sul mercato europeo. Djurovic ha anche dichiarato che "l'Accordo spesso rappresenta un buon segnale per gli investitori stranieri e l'approvazione che il sistema statale si sta regolando in maniera corretta."
Anche l'opposizione montenegrina ha salutato con favore la firma dell'Accordo di associazione e stabilizzazione. L'ufficio del Partito Popolare Socialista (SNP) ha dichiarato che "Questo rappresenta l'affermazione che la nostra società ha fatto il primo passo verso la strada europea. Aspettiamo che tutti i partiti diano il loro massimo contribuito in modo tale che il processo non si fermi e che venga affermato in modo permanente."
Oltre all'Ue, l'obiettivo strategico del Montenegro è l'ingresso nella NATO. Nel dicembre scorso, l'Alleanza atlantica ha accettato il Montenegro nel suo programma di Partenariato per la pace, primo passo verso l'adesione nell'Alleanza atlantica.
Il segretario generale della NATO, Jaap de Hoop Scheffer, per la prima volta dall'indipendenza montenegrina, ha visitato Podgorica il 16 marzo scorso. Durante la visita si è dichiarato soddisfatto della firma del documento preliminare dell'Accordo di associazione e stabilizzazione. "E' la migliore conferma che siete sulla strada giusta" ha dichiarato Scheffer, aggiungendo che si tratta di una strada obbligata per tutti i Paesi della ex Jugoslavia, necessaria per la pacificazione definitiva di tutta la regione balcanica. Il segretario generale ha anche aggiunto: "La sicurezza e la stabilità dei Balcani saranno infatti possibili solo all'interno dell'Ue".
Il Premier montenegrino, Zeljko Sturanovic, ha precisato che è molto importante raggiungere gli standard di sicurezza introdotti dalla NATO visto che rappresentano una precondizione necessaria per il miglioramento nell'ambito dell'integrazione europea.
Siglando l'Accordo di associazione e stabilizzazione, l'Unione europea ha inviato un chiaro segnale al Montenegro, indicando di credere nella prospettiva europea del Paese. Adesso tocca al Montenegro mostrare di avere le capacità necessarie per implementare l'Accordo siglato.