Secondo un esame del sindacato di settore, le paghe dei dipendenti della sanità, soprattutto medici, sono decisamente basse. Necessario un aumento almeno del 10%.
Circa 10 mila lavoratori impiegati nel settore della sanità e protezione sociale hanno deciso di fare richiesta al Governo e al Fondo sanitario per l'aumento degli stipendi, ha detto all'inizio di questa settimana al quotidiano 'Vijesti' il presidente del Sindacato di settore, Ratko Vukcevic.
Vukcevic ha constatato che la situazione materiale dei lavoratori nel settore è piuttosto difficile, perciò è necessario l'aumento del 15% del coefficiente che si usa per calcolare lo stipendio.
Sappiamo benissimo che la situazione finanziaria dello stato è critica, ma gli impiegati nel settore sanitario e le loro famiglie sono arrivati al limite dell'esistenza. Perciò spero che il nuovo Ministro della sanità Miodrag Pavlicic, accetti le nostre richieste, soprattutto perché anche lui è un medico.
Secondo il presidente del sindacato, i medici e tutti gli altri operatori di questo settore dovrebbero avere un aumento di almeno il 10%, come gli insegnanti sono riusciti già ad ottenere. "E' veramente triste che i nostri medici più bravi guadagnino solo 300-400 euro al mese, o al massimo 500 se lavorano oltre le normali ore lavorative", dice Vukcevic.
Egli propone che ai medici si consenta il lavoro addizionale dopo le normali ore lavorative nelle istituzioni pubbliche, ma questo dovrebbe essere pagato direttamente dai pazienti. "Anche adesso tutti quelli che non possono aspettare i tempi lunghi per le visite, vanno negli ambulatori medici privati e pagano molto. Nel caso che la nostra proposta venga accettata, i medici negli ospedali pubblici prenderebbero meno soldi di quelli privati. Questa proposta verrà considerata al Consiglio dei medici e poi la manderemo al governo e alle altre istituzioni responsabili", ha concluso Vukcevic.