Solo la Croazia nel sud est Europa è davanti al Montenegro per quanto riguarda investimenti esteri diretti pro-capite. "Ma vi è una situazione ancora troppo instabile" commentano alcuni esperti del settore.
Con la vendita di Iugopetrol alla Helenic Petroleum greca per una somma che nessuno si aspettava, il Montenegro si è collocato al primo posto, tra i paesi dell'Europa Sud-Est, ed escludendo al Croazia, per quanto riguarda la somma degli investimenti esteri diretti pro-capite.
Secondo i dati dell'Agenzia per la ristrutturazione dell'economia e gli investimenti dell'estero, grazie ai processi di privatizzazione in Montenegro finora sono stati investiti 110 milioni di euro. Se a questa somma si aggiungono altri 160 milioni di dollari che sono entrati nel Montenegro in investimenti comuni, si arriva alla somma di 270 milioni di dollari che sono stati investiti dal 1996 fino al 2002, vale a dire 450 dollari pro capite.
Il direttore dell'Agenzia per la ristrutturazione dell'economia e gli investimenti dell'estero, Branko Vujovic, ritiene che l'ultimo biennio è stato caratterizzato da un'intensificarsi degli investimenti.
"Gli ultimi esempi di privatizzazione mi permettono di constatare che si sta costituendo un'atmosfera positiva per gli investimenti. Questa è diretta conseguenza della stabilità politica migliorata sia da noi che nei Paesi vicini, ma anche di tutto ciò che facciamo nell'ambito delle riforme economiche. Abbiamo approvato leggi compatibili con le leggi dell' Unione europea, e così sono state date maggiori certezze agli investitori".
"I paesi vicini hanno iniziato ad invitare investitori esteri già da alcuni anni. Noi per molti aspetti siamo partiti in ritardo. Basti pensare alla questione Telecom. L'anno scorso, quando abbiamo deciso d'occuparci della vendita di Telecom, non vi erano molti investitori interessati poiché molti erano già intervenuti in altri modi nel settore delle telecomunicazioni", ha poi specificando ricordando come si stia in ogni caso approntando una strategia globale per quanto riguarda l'attrazione di investimenti stranieri.
Il direttore della montenegrina Euromarket Bank, Branimir Pajkovic, ha una posizione un po' diversa, rispetto all'attrazione del Montenegro per gli investitori.
"Ripeto quello che si è sentito mille volte. Ci vuole la stabilità politica, un sistema legale completo, il rispetto dei contratti, la regolazione dei diritti di proprietà.... E l'investitore quando considera il profitto confrontandolo con il possibile rischio si rende conto che magari, in altri luoghi rispetto al Montenegro, si ha un profitto più basso ma maggiori certezze" ("Vijesti", 24.11.02).