Usciti i primi dati sull'affluenza turistica. Netto aumento rispetto all'anno precedente. Ma i turisti spesso non hanno vita facile tra sdraio, ombrelloni e tasse sulle strade.
Sono già a disposizione le prime cifre sull'inizio di questa stagione turistica in Montenegro. L'Ufficio Turistico del Montenegro ha reso noto che attualmente sono 24.500 i turisti in Montenegro. Superano del 46% i turisti presenti l'anno scorso nello stesso periodo. Di questi 24.500, 5 mila sono i turisti stranieri (il 192% in più rispetto all'anno scorso).
La maggior parte degli ospiti sono a Budva, 11.000; al secondo posto vi è Bar con più di 4.000 ospiti.
A Budva le autorità responsabili della gestione delle spiagge hanno deciso che non si dovrà pagare l'entrata in nessuna spiaggia montenegrina. Unica eccezione la spiaggia "Mogre" di Budva. Quest'ultima ha una capacità ridotta e dunque, per salvaguardarla, si è pensato a questo provvedimento. Le autorità hanno avvertito che tutti i tentativi di incassare entrate non autorizzate saranno sanzionate severamente.
Spesso sono gli stessi che hanno in gestione le spiagge e che forniscono vari servizi tra i quali ombrelloni e sdraio a pretendere un "pedaggio" d'entrata sulla spiaggia. Questi ultimi rischiano, se continueranno a farlo, la revoca del contratto di gestione.
Boom turistico anche a Herceg Novi, dove vi sono 3.214 ospiti, il 51% in più rispetto all'anno precedente. Di questi, 830 sono stranieri: una crescita del 273%.
Certo è, che benché non si paghi l'entrata in spiaggia, spesso sono altri i modi per "spillare" soldi al turista. Difficile trovare ad esempio un fazzoletto di spiaggia che non sia occupato da ombrelloni e sdraio degli stabilimenti balneari e quindi spesso i turisti si ritrovano ad essere obbligati ad affittarli anche se non li vogliono.
E, rispetto all'anno scorso, anche i prezzi di questi ultimi hanno subito un incremento che va dal 50 al 100%. Una giornata in spiaggia arriva a costare circa 6 euro.
Intanto, sebbene già nell'aprile scorso il governo montenegrino abbia eliminato la famigerata "tassa sulle strade", una "gabella" che doveva essere pagata da ogni straniero che entrava nel Paese, la polizia ai confini continua a riscuoterla.
La maggioranza dei turisti stranieri, provenienti in gran parte da Europa dell'Est e Germania, il cui numero è cresciuto velocemente negli ultimi 15 giorni, arrivati a Budva si rivolgono all'agenzia turistica che gli ha prenotato viaggio e albergo per chiedere perché devono pagare le tasse per le strade quando prima era stato detto che non esisteva quest'obbligo.
Nelle agenzie c'è molta confusione in merito. Gli operatori di queste ultime ritengono infatti che da quando il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ai primi di maggio, la tassa non doveva essere più riscossa, ma la polizia di frontiera dichiara di aver ricevuto direttive diverse dal proprio ministero.
Come ha sottolineato il quotidiano "Vjesti", molti turisti stranieri, sentendosi truffati, hanno deciso di continuare le loro vacanze sulle coste croate (Vjesti, 20.06.02).