Studenti montenegrini in partenza per l'Italia vengono bloccati all'ultimo per la mancata concessione dei visti di ingresso. "Negli ultimi 4 anni non era mai successo", è il commento stupito dei responsabili dell'agenzia turistica.
Alcuni studenti di Podgorica la settimana prossima sarebbero dovuti partire per Perugia, per seguire un corso di italiano della durata di un mese. Affidandosi all'agenzia turistica "Dream Tours", avevano già da tempo intrapreso la procedura per l'ottenimento dei visti necessari, la cui concessione, sino ad ora, non era mai stata un problema per viaggi di studio. Ma questa volta, all'ultimo momento, i visti sono stati negati.
"I rappresentanti del consolato italiano a Bar ci avevano già informato a maggio sulla tipologia di documenti che avremmo dovuto presentare e durante questi mesi non ci sono mai stati richiesti documenti addizionali", ha chiarito Tanja Jovovic, proprietaria dell'agenzia "Dream Tours".
"I problemi sono però iniziati venerdì 21 giugno quando ci siamo recati al consolato per ritirare i documenti" - ha continuato nel racconto la Jovovic - "a questo punto ci è stato fatto presente che era necessario che gli studenti minorenni viaggiassero con dei famigliari oppure trovassero qualcuno che in Italia ne facesse le veci". Procedura naturalmente laboriosa difficile da risolvere in tempi brevi.
Con la mediazione della stessa agenzia sono già stati versati alle istituzioni italiane i soldi per l'alloggio, l'assicurazione ed il corso di italiano.
Per risolvere la questione non è servita a nulla nemmeno l'offerta del capo della missione Montenegrina a Bari, Signor Ljubisa Perovic, che ha dichiarato di assumersi la responsabilità per i minorenni che arriveranno in Italia.
Anche l'agenzia "Plus Tours" di Bar si sta occupando della questione ed il suo direttore, Slobo Jovovic, si è dichiarato sorpreso della situazione dato che negli ultimi anni non si era mai verificato alcun problema.
Il console generale italiano in Montenegro, Gherardo Amaduzzi, riguardo a questa situazione ha affermato che il consolato non ha rifiutato alcuna richiesta di visti per motivi di studio e che, in merito a questo caso specifico, si aspetta solo che la documentazione fornita sia completa. Ha inoltre aggiunto che per le persone minorenni si devono rispettare procedure particolari e tra queste si prevede che lo studente debba essere alloggiato in Italia presso un collegio o presso parenti. Si è inoltre dichiarato sicuro che una volta consegnata la dichiarazione ufficiale del collegio o di parenti che garantiranno l'accoglienza non vi sarà alcun problema nella concessione dei visti di ingresso ("Vijesti", 27.06.02).