Ancora incidenti in Macedonia fanno alzare la tensione. Di pochi giorni fa il rapimento di due poliziotti poi rilasciati, mentre stanotte sono scoppiate tre bombe nel centro della capitale macedone
Questa notte nel centro di Skopje poco dopo le 22 si sono udite una serie di esplosioni. Secondo quanto riportato dall'agenzia macedone, due bombe sono state lanciate da una automobile in corsa, e per il momento non bene identificata, contro il palazzo del governo e il tribunale, mentre una terza è stata lanciata contro la caserma "Ilinden". Le esplosioni non hanno provocato feriti e per ora non è certo se si tratta dello stesso veicolo che in movimento ha scagliato le bombe contro i tre obiettivi. Le bombe, con ogni probabilità, sono state scagliate da un mortaio di 40 mm (MIA, 29 agosto 2003).
Solo qualche giorno fa un altro fatto aveva destato una certa preoccupazione. Mercoledì scorso c'era stato il rapimento di due poliziotti nei pressi di Diva Naselba vicino a Kumanovo. Il rapimento è stato rivendicato da Advilj Jakupi soprannominato comandante Cakala. Quest'ultimo, militante dell'ANA (esercito nazionale albanese), ha richiesto per il rilascio dei prigionieri la scarcerazione di due sospettati per attacchi terroristici a Kumanovo, i due sono Avni Ajeti, sospettato di aver piazzato una bomba nel ginnasio di Kumanovo e Sulejman Sulejmani sospettato di aver messo una bomba nel villaggio di Sopot, che attualmente si trovano nelle carceri macedoni. (MILS, 28 agosto 2003)
I due rapiti sono stati rilasciati dopo otto ore, mentre la polizia macedone continua le operazioni per la cattura di Cakala. Secondo il premier macedone Crvenkovski il posto migliore per Cakala è il carcere di massima sicurezza di Sutka. "Il governo macedone non tollererà questo tipo di individui e di gruppi e dovranno confrontarsi con la massima severità delle forze di sicurezza" (MIA, 28 agosto2003).