Terminato il tour della procuratrice capo del TPI de L'Aja. Ultima tappa del tour Skopje, dove della Del Ponte ha colloquiato con le autorità macedoni sulla cooperazione col tribunale internazionale.
Mercoledì 19 febbraio, Carla del Ponte, procuratrice capo del Tribunale internazionale de L'Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia, per la prima volta dalle elezioni parlamentari dello scorso settembre, ha fatto visita alla Macedonia.
Nella sua dichiarazione per la stampa, dopo l' arrivo all'aeroporto di Skopje, la Del Ponte ha detto che l'obiettivo principale della sua visita è di fare la conoscenza del nuovo governo della Macedonia.
Alla domanda se è in possesso di qualche informazioni sui cinque casi che il tribunale macedone ha ufficialmente demandato a L'Aja, la Del Ponte ha detto "di non aver mai commentato i casi in corso durante le investigazioni, ma solo allorquando ci sono dei risultati concreti". La Macedonia ha demandato la competenza a L'Aja per cinque casi connessi alla crisi del 2001: i procedimenti contro gli ex comandanti dell'UCK, il caso dei lavoratori torturati della fabbrica di costruzioni "Mavrovo", la chiusura delle riserve d'acqua dei cittadini di Kumanovo ed infine le due fosse comuni trovate a Neprosteno e Ljuboten.
Durante la sua visita a Skopje, Carla del Ponte ha incontrato: Aleksandar Prcevski, nuovo pubblico ministero, con Ismail Darlista, ministro della giustizia, il primo ministro Crvenkovski e il ministro dell'interno Hari Kostov.
Durante tutti questi incontri la procuratrice del TPI de L'Aja ha discusso della cooperazione delle autorità giudiziarie macedoni con il suo ufficio olandese, della possibilità di ricevere nuove informazioni sugli eventi di Ljuboten, così come della lista degli appartenenti alle forze di polizia e all'esercito accusate dell'operazione, ma anche della necessità di adottare una speciale legge sulla cooperazione col TPI.
Dopo l'incontro con la procuratrice de L'Aja, Aleksandar Prcevski ha detto che l'Ufficio del pubblico ministero della repubblica di Macedonia insisterà sulla legge per la cooperazione con il tribunale internazionale de L'Aja. il quale farà in modo che tutte le violazioni dei diritti umani vengano sentenziate, ed eliminerà inoltre tutti i problemi e le difficoltà che le autorità investigative hanno avanzato riguardo la raccolta dei dati. Prcevski ha detto inoltre che la Del Ponte non ha richiesto che i nuovi casi vengano trasferiti dal tribunale macedone alla corte de L'Aja.
Carla Del Ponte ha discusso di questioni simili anche durante gli altri incontri avuti con le autorità macedoni, ed ha offerto al ministro della giustizia Darlista l'assistenza del TPI nella raccolta delle prove e nelle procedure investigative.
I quotidiani macedoni hanno sottolineato il rifiuto del Ministero dell'Interno nel fornire alla Del Ponte i materiali raccolti riguardanti l'operazione Ljuboten durante la quale sono stati uccisi 10 civili albanesi. Il segretario del Ministero dell'Interno, Risto Nikovski, ha riferito alla Del Ponte che quei materiali dovranno prima essere svincolati dalla loro classificazione top secret e solo in un secondo tempo potranno essere messi a disposizione dell'Ufficio della procuratrice.
La visita di Carla del Ponte a Skopje è stata l'ultima tappa del suo tour nei Balcani, durante il quale ha visitato Belgrado e Podgorica, che è coinciso con l'arresto, con l'accusa di crimini di guerra, dei primi comandanti dell'UCK kosovaro.
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