Gli edifici scolastici macedoni sono in pessimo stato. E allora il governo lancia un partenariato pubblico-privato per la costruzione di un centinaio di nuovi edifici. Un articolo tratto dal quotidiano macedone Utrinski Vesnik
Di Biljana Jovanovska - 23 marzo 2007, Utrinski Vesnik
Traduzione di Ana Acevska per Le Courrier des Balkans
Traduzione italiana a cura della redazione di Osservatorio sui Balcani
L'idea di costruire cento nuovi edifici scolastici per scuole primarie e secondarie potrebbe rivelarsi una delle riforme più significative conosciute dal sistema scolastico macedone. Un processo che, secondo il Primo ministro Nikola Gruevski, dovrebbe partire in autunno sull'intero territorio. Obiettivo del governo è di mettere fine al sistema di rotazione di gruppi di studenti obbligati ad alternarsi per due o tre volte al giorno nei medesimi spazi.
Il governo stringerà dei partenariati con imprese private e singoli che investiranno il 90% dei fondi necessari alla costruzione. Dopodiché i nuovi edifici saranno dati in concessione ai comuni. Lo Stato non coprirà che il 10% dell'investimento.
Abbiamo domandato a Zivko Jankulovski, consulente del Primo ministro, se la Macedonia sia in grado di intraprendere quest'opera. "Secondo le nostre stime vi sono numerosi investitori interessati. Per esempio un'azienda di costruzioni in carenza di commissioni ma che ha però personale e materiale a disposizione potrebbe essere interessata. La costruzione delle scuole per loro non sarà un problema. Se le nostre idee avranno successo potranno essere costruite cento nuove scuole. Per le imprese si tratta di un buon investimento perché le autorità locali, che si occupano già delle scuole esistenti, saranno obbligate a pagare un affitto. Noi riteniamo che anche alcune grandi imprese potrebbero essere interessate", afferma.
Gli studenti potranno quindi disporre di edifici scolastici vicini alle loro case e l'intero sistema scolastico otterrà dei vantaggi. In primo luogo il governo intende intervenire in quelle aree dove negli edifici scolastici esistenti si alternano ogni giorno tre gruppi di studenti e che corrispondono al 6-7% del totale delle scuole macedoni. Il governo si occuperà poi di quelle scuole dove si alternano due gruppi di studenti.
L'abolizione di questa rotazione ha dato ottimi risultati in Finlandia dove il sistema scolastico è molto sviluppato. La Macedonia potrà approfittare inoltre dell'esperienza della Croazia, dove i partenariati pubblico-privato per la costruzione di scuole sono stati attivati già da tre anni. In Croazia il governo ha messo a disposizione il 20% dei fondi e si è arrivati alla costruzione di 600 nuovi edifici scolastici. Secondo Zivko Jankulovski, il governo macedone avrebbe già cominciato a preparare i primi progetti e le prime gare d'appalto.
"Ma spetterà ai singoli comuni indire le gare d'appalto. Si sceglierà poi in base al costo dell'affitto e alla durata della concessione. Secondo le nostre prime stime la durata delle concessioni varierà da 20 a 25 anni anche se gli investitori otterranno benefici ben prima. L'esperienza croata lo dimostra".
Costruzione e ristrutturazione
Un progetto simile è previsto per la ristrutturazione degli edifici scolastici che lo necessitano o rispetto ai quali si trova un investitore interessato. Nel caso delle ristrutturazioni la durata della concessione e dell'affitto sarà inferiore rispetto a quella prevista per gli edifici totalmente nuovi.
Secondo Zivko Jankulovski gli edifici ristrutturati saranno soggetti ad affitto per un periodo più breve. Sottolinea inoltre che si tratterebbe del modo più opportuno per migliorare le condizioni d'insegnamento nelle scuole primarie e secondarie. (...) Secondo alcuni dirigenti scolastici la concentrazione degli studenti che seguono i corsi nel pomeriggio cala dopo la terza ora di lezione perché i ragazzi sono già stanchi quando entrano in classe.
Simili progetti sono comunque già stati realizzati. L'anno scorso lo stato ha promosso la costruzione di 14 nuovi edifici scolastici, e ha ristrutturato 19 scuole primarie ed una secondaria.