Finalmente le abbondanti piogge, che hanno investito per tutto l'anno la Macedonia causando di recente inondazioni e seri problemi, sembrano essersi placate.
Nei giorni scorsi, a causa delle abbondanti piogge cadute sulla Macedonia, i fiumi hanno inondato diverse regioni, causando seri problemi, specialmente nella zona di Kumanovo e lungo la valle a sud di Skopje.
La situazione peggiore si è verificata a Kumanovo, dove le acque dei due fiumi, Lipkova e Kojnarka, hanno invaso il quartire di Sredorek, prevalentemente abitato da Rom. Oltre 300 famiglie sono state evacuate (circa 2.000 persone) e sono state alloggiate in centri collettivi e presso i parenti residenti in una zona più alta della città. Per alcuni giorni, comunque, questa gente è stata abbandonata a se stessa nella lotta contro la furia della natura, nel tentativo di bloccare il più possibile l'avanzata dell'acqua.
La situazione è stata piuttosto critica anche a sud di Skopje, nella zona del villaggio di Ognjanci, nel comune di Petrovec. Qui le acque del Vardar hanno inondato i campi e diverse case nel villaggio (per coincidenza, ancora abitate per la maggior parte da Rom). La gente di Ognjanci ha lamentato che i raccolti di quest'anno ormai sono andati perduti.
Dopo una visita del presidente della repubblica Trajkovski, che ha parlato con la popolazione locale, è stato ordinato all'esercito di attivarsi nella lotta contro le inondazioni, per far fronte alle situazioni più critiche. Una di queste situazioni critiche si è verificata nella città di Veles, dove il Vardar ha allagato i quartieri situati nella parte più bassa della città, riempiendo decine di case con una tale massa di fango da renderle inabitabili.
Il governo macedone ha deciso di stanziare un aiuto finanziario e umanitario per la popolazione colpita dalle inondazioni. Diverse ONG umanitarie, in particolare il Macedonian Centre for International Cooperation, l'UNDP, e altri che hanno fornito pasti gratuiti per la popolazione di Kumanovo alloggiata nei campi di accoglienza.
I danni provocati dall'inondazione devono ancora essere stimati, ma si aggirano quasi sicuramente sul milione di euro.
Nonostante tutto però le abbondanti piogge hanno anche il loro lato positivo. Oltre ad aver riempito i laghi artificiali e consentito alle centrali di produrre energia, le piogge sono state più che benvenute per i laghi di Dojran e Prespa, che negli ultimi anni di siccità si erano seriamente impoveriti delle loro riserve d'acqua.
Ad ogni modo i meteorologi e gli esperti dell'Ufficio statale idro-meteorologico dicono che le recenti nevicate e l'abbassamento delle temperature fermeranno l'ingrossamento dei fiumi macedoni, che con quest'anno hanno raggiunto il più alto livello dell'ultima decade.