Il leader politico dell'UCK, Ali Ahmeti, ha reso noto mediante un comunicato che i guerriglieri osserveranno una tregua fino al 27 giugno prossimo, al fine di facilitare la soluzione politica della crisi in corso. Ahmeti scrive nel comunicato (disponibile on line in sola lingua albanese sul sitoshqiponjapress) che: "L'Uck segue con particolare attenzione tutto ciò che può porre termine alla guerra e accoglie con favore, in particolare, il messaggio del segretario generale della Nato George Roberston e del capo della diplomazia europea Javier Solana".Solo ieri l'Esercito di Liberazione Nazionale aveva presentato un proprio piano di pace, fermamente respinto dalle autorità di Skopje, nel quale si chiedeva la partecipazione della NATO nel ruolo di mediatore. Il piano, suddiviso in tre parti, poneva come punto centrale il riconoscimento politico dell'UCK e, quindi, la sua presenza al tavolo dei negoziati di pace. Il piano, rende noto l'Ansa, ribadisce le stesse richieste politiche già presentate dai guerriglieri nello scorso mese di aprile nel loro primo memorandum ufficiale inviato a tutte le diplomazie occidentali. Tali richieste per ora sono state respinte non solo dalle autorità macedoni, ma anche dalle diplomazie internazionali.

15/06/2001 -  Anonymous User

Il leader politico dell'UCK, Ali Ahmeti, ha reso noto mediante un comunicato che i guerriglieri osserveranno una tregua fino al 27 giugno prossimo, al fine di facilitare la soluzione politica della crisi in corso. Ahmeti scrive nel comunicato (disponibile on line in sola lingua albanese sul sitoshqiponjapress) che: "L'Uck segue con particolare attenzione tutto ciò che può porre termine alla guerra e accoglie con favore, in particolare, il messaggio del segretario generale della Nato George Roberston e del capo della diplomazia europea Javier Solana".Solo ieri l'Esercito di Liberazione Nazionale aveva presentato un proprio piano di pace, fermamente respinto dalle autorità di Skopje, nel quale si chiedeva la partecipazione della NATO nel ruolo di mediatore. Il piano, suddiviso in tre parti, poneva come punto centrale il riconoscimento politico dell'UCK e, quindi, la sua presenza al tavolo dei negoziati di pace. Il piano, rende noto l'Ansa, ribadisce le stesse richieste politiche già presentate dai guerriglieri nello scorso mese di aprile nel loro primo memorandum ufficiale inviato a tutte le diplomazie occidentali. Tali richieste per ora sono state respinte non solo dalle autorità macedoni, ma anche dalle diplomazie internazionali.