Breve analisi sullo stato di avanzamento del Capitolo 22 nel processo di negoziazione tra UE e Macedonia del Nord
La Macedonia del Nord ha inviato la candidatura per l’ingresso nell’Unione europea nel marzo 2004 e nel dicembre 2005 ha ricevuto lo status di paese candidato. Da quel momento, però, complici le posizioni di netta opposizione al suo ingresso da parte di Grecia (in contesa per il nome Macedonia fino al 2018) e Bulgaria (tutt’oggi esistente), la Macedonia del Nord è rimasta esclusa dai negoziati di adesione, che hanno preso il via soltanto nel luglio 2022, congiuntamente a quelli dell’Albania.
Per lo scopo di questa breve analisi, sarà preso in considerazione lo stato di avanzamento del Capitolo 22 nel processo di negoziazione tra UE e Macedonia del Nord, che prende il nome di “politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali”.
La Macedonia del Nord non ha, ad oggi, ancora aperto nessun cluster di negoziazione con l’UE. Tuttavia, vi sono stati alcuni cluster che hanno ricevuto uno screening da parte della Commissione europea. Per quanto riguarda il cluster 5 (di cui fa parte il capitolo 22), nel luglio 2023 vi è stato il cosiddetto “screening esplicativo”, in cui la Commissione presenta il cluster allo stato candidato in termini di allineamento legislativo e di necessità di adeguamento della capacità amministrativa.
Lo screening del Capitolo 22 nel processo di adesione della Macedonia del Nord
La Commissione europea, nel suo report del novembre 2023 sugli avanzamenti nel processo di adesione della Macedonia del Nord, considera il paese “moderatamente preparato” riguardo il tema della politica regionale e il coordinamento degli strumenti strutturali. Il report tuttavia afferma che, nel periodo preso in analisi - l’anno precedente -, non vi è stato alcun progresso sul capitolo.
Più nel dettaglio, la Commissione ricorda la necessità per la Macedonia del Nord di “migliorare le proprie capacità istituzionale, amministrativa e tecnica per la gestione dei fondi UE”. Nel fare ciò, la Commissione individua le seguenti linee guida: adottare una policy di mantenimento dello staff e di rafforzamento delle sue capacità; migliorare il processo di implementazione delle raccomandazioni dell’Unione europea e della revisione contabile (audit); allineare i sistemi di controllo e gestione con i requisiti di IPA III - sigla per “Instruments for Pre-Accession Assistance”, l’assistenza finanziaria per realizzare le necessarie riforme.
Dal punto di vista degli investimenti, la Commissione sottolinea l’urgenza per la Macedonia del Nord di rafforzarne le politiche, tramite una “razionalizzazione dei flussi di investimento supportata da una metodologia solida, trasparente e inclusiva”, così come di una individuazione “chiara delle responsabilità degli stakeholder” e di un “quadro sostenibile di partenariato pubblico-privato”. La Commissione ricorda come durante il programma IPA II (2014-2020) la Macedonia del Nord abbia perso quasi 25 milioni di euro, dismessi a causa della impreparazione dello staff nel management e nel controllo delle risorse finanziarie. Il rischio di ulteriori perdite nel programma IPA III (2021-2027) è consistente, nel caso in cui questi problemi strutturali non vengano affrontati in maniera decisiva.
Dal punto di vista della decentralizzazione, poi, la Commissione incoraggia la Macedonia del Nord a consolidarne il processo, tramite l’implementazione di un quadro finanziario credibile per le municipalità e tramite il “rafforzamento del dialogo politico sullo sviluppo regionale”.
Tra le poche note positive del report della Commissione vi sono la partecipazione del paese a programmi di cooperazione territoriale transnazionale, come la Strategia per la regione Adriatica e Ionica (EUSAIR) e l’emanazione della legge anticorruzione del 2022. Questa ha istituito il “servizio di coordinamento antifrode (AFCOS), che costituisce l'ossatura del sistema di protezione degli interessi finanziari dell'UE in Macedonia del Nord.”
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Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto "Programmazione della politica di coesione dell'UE: Programma di scambio sul capitolo 22 in Albania e Macedonia del Nord", finanziato dal Fondo CEI della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) con il contributo dell'Italia. Il Fondo CEI non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa