Raggiunto un compromesso tra i maggiori partiti macedoni. Per alcuni solo il modo per spingere la Comunità Internazionale a dare il via libera alla convocazione della Conferenza dei donatori. Per altri il segno importante di un dialogo possibile.
Il parlamento macedone ha adottato una nuova legge sulle autonomie locali. Il voto, avvenuto il 23 gennaio scorso, è stato preceduto da un lungo ed acceso confronto. Fortemente dibattute in modo particolare le competenze delle autorità locali nel campo della sanità e dell'educazione. I partiti albanesi a sostegno di un'autonomia più accentuata e della possibilità di attuare delle "federazioni tra municipalità". I partiti macedoni invece fautori di un approccio più "centralistico".
Il compromesso raggiunto è stato ben accolto dalla Comunità Internazionale, in particolare dall'Unione europea che ha investito molti sforzi diplomatici sulla risoluzione pacifica della crisi macedone.
Quotidiani e televisioni hanno subito commentato in modo positivo l'accordo raggiunto notando come il fallimento nell'adottare la nuova legge (prevista espressamente negli Accordi di Ohrid) era uno dei principali motivi del ritardo della convocazione di una Conferenza dei donatori in supporto al fragile Stato del sud dei Balcani. Altri commenti vanno oltre l'interpretazione in chiave "utilitaristica" dell'approvazione della nuova legge. Sasho Cholakovski, giornalista di "Utrinski Vesnik" in un suo editoriale afferma che "il fatto che un compromesso sia stato raggiunto è importante per due distinte ragioni: ha dimostrato che i nostri politici, pur non dimenticando le forti pressioni alle quali sono stati sottoposti, sono in grado di confrontarsi e discutere su specifiche questioni; inoltre l'approvazione di questo provvedimento può divenire un modello per la soluzione di future controversie".
E l'annuncio della convocazione della Conferenza dei donatori non si è fatto attendere. Il 28 gennaio i rappresentanti dell'Unione europea hanno reso noto che Commissione europea e Banca Mondiale stanno lavorando per organizzarla il 12 marzo prossimo.
I ministri degli esteri dell'Unione, riunitisi lunedì scorso, hanno constatato come l'approvazione della legge sulle autonomie locali è un segno della volontà dei maggiori partiti del Paese di costituire sicure basi alla pace sottoscritta l'anno scorso a Ohrid. Hanno invitato inoltre tutte le comunità etniche della Macedonia a continuare sulla strada della pace e del dialogo (Agence France Press, 28.01.02).