Fissata la data delle elezioni. L'OSCE ha espresso soddisfazione per l'annuncio ufficiale di elezioni politiche. Si accende il clima pre-elettorale, soprattutto tra i partiti che rappresentano la comunità albanese.
Finalmente fissata la data delle elezioni in Macedonia. Si sarà chiamati alle urne il 15 di settembre. Lo ha annunciato il Presidente del Parlamento macedone, Stojan Andov, lo scorso 4 luglio. Andov, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Skopje, ha confermato il decreto con il quale si dà il via anche formalmente alle procedure elettorali già concordate il mese scorso tra le principali forze politiche del paese.
Nello stesso giorno il premier Trajkovski ha annunciato che il proprio candidato per la presidenza della Commissione Elettorale sarà Mirjana Lazarova-Trajkovska, avvocato attualmente impiegata nel dipartimento sui diritti umani del Ministero degli interni. Ma sia il partito DPA che il VMRO-DPMNE hanno minacciato di bloccare la costituzione del Comitato Elettorale. Per motivi differenti: i primi in segno di protesta rispetto al mancato accoglimento della propria richiesta di scritte bilingui sulle copertine dei nuovi passaporti, i secondi esigono che in tempi brevi venga risolta la questione dei molti sfollati macedoni risultato degli scontri della primavera-estate scorsa.Intanto ancora "tampo variabile" tra i partiti albanesi. Come già avvenuto tre volte in precedenza le corti macedoni hanno rifiutato la registrazione al partito DPA. A quest'ultimo non resterà che correre anche le prossime elezioni con il nome di PDPA-NDP, i due partiti che nel nel 1997 si sono uniti formando appunto il DPA. Nessuno problema di registrazione invece per il neonato partito di Ali Ahmeti, l'Unione Democratica per l'Integrazione. E questo è letto da molti appartenenti del DPA come un'aperto boicottaggio del proprio partito.
Intanto il Dipartimento di Stato americano ha ampliato la lista di persone le cui proprietà negli Stati Uniti sono state congelate poichè "minerebbero la stabilità nel sud-est Europa". Vi sono nuovi nomi tra i quali quello di Kastriot Haxhirexha, leader del Partito Democratico Nazionale, molto vicino ad Ali Ahmeti, accusato di essere connesso con l'ancora molto misteriosa ANA (Esercito Nazionale Albanese).
Haxhirexha, in una dichiarazione pubblica data agli organi di stampa, ha bollato l'inclusione nella lista del Dipartimento di Stato quale un "tentativo per estromettere me ed il mio partito dallo scenario politico a causa del nostro obiettivo di una Macedonia federale".