Da oltre dieci anni Al'bus, Ong di Vladikavkaz (Ossezia del Nord), organizza concorsi di quiz a squadre tra giovani di varie nazionalità. La sua popolarità si trasforma in show televisivo e in occasione di incontro ideale per superare gli stereotipi e creare un clima di convivenza
Per la maggior parte dei giovani l'arrivo dell'autunno è associato con l'inizio delle lezioni. Ma per tanti ragazzi e ragazze di Vladikavkaz, l'autunno è il momento in cui il club “Al'bus” apre le sue porte e ha inizio la stagione dei giochi intellettuali. “Teste calde”, “Cosa? Dove? Quando?” e “Brain-ring” sono i nomi di alcuni dei concorsi organizzati da “Al'bus”. Ma di cosa si tratta?
A prima vista, sembrano dei semplici concorsi di quiz a squadre. Ma come racconta Žanna Borieva, fondatrice e attuale presidente del club “Al'bus”, uno degli scopi fondamentali di questi giochi è dare occasione di incontro a giovani di tutte le nazionalità creando così un ambiente ideale per superare gli stereotipi e creare un clima di convivenza. Questi giochi infatti non si svolgono solo a livello locale, ma nel caso di “Teste calde” coinvolgono tutte le repubbliche e le regioni del Caucaso del nord con delegazioni provenienti da Abkhazia e Ossezia del sud.
Un po' di storia
Tutto è cominciato nel lontano 1998 nel palazzo dei Pionieri di Vladikavkaz, in Ossezia del Nord. In quell'occasione due gruppi di rappresentanti degli studenti si sono organizzati per sfidarsi a suon di domande “intellettuali”. Così è cominciata la storia del club “Al'bus” e da allora ogni anno c'è stata qualche novità. Un po' alla volta la televisione locale ha iniziato a dare spazio ai giochi, hanno iniziato ad aprirsi filiali anche in altri distretti dell'Ossezia del nord, e sono iniziati i campionati tra le scuole e le università della città che in seguito si sono allargati fino ad includere tutte le repubbliche del Caucaso del nord e addirittura ad ospitare partecipanti dall'estero (Abkhazia e Ossezia del Sud).
Nel 2001, “Al'bus” vince un premio per “giovani di talento” del governo locale e da allora il comitato per gli affari giovanili sostiene le iniziative del club, che nel frattempo è diventata una solida ONG, con una propria sede, una propria rivista e naturalmente un sito internet, www.albus.chgk.info.
Žanna Borieva racconta che all'inizio nessuno credeva che “Al'bus” potesse avere lunga vita, anche perché si poneva obiettivi molto ambiziosi: non solo organizzare giochi intellettuali, ma soprattutto diventare un punto di incontro per giovani attivi e di talento in Ossezia del Nord e in tutto il Caucaso settentrionale. Invece è proprio ciò che è successo e questi concorsi sono diventati un'importante piattaforma di incontro per giovani di tutta la regione.
Le regole del gioco
Ma come funzionano questi giochi? Il “Brain ring”, ad esempio, è un gioco in cui si oppongono due squadre da sei giocatori, ragazzi e ragazze, spesso appartenenti a nazionalità diverse e provenienti da diverse scuole o università. Ogni squadra ha una sua “divisa”, di solito una maglietta con scritte e un simbolo. I giocatori si siedono attorno a tavoli attrezzati con un pulsante collegato a un segnale luminoso e sonoro. Ogni domanda ha un punteggio diverso, da uno a tre, a seconda del livello di difficoltà. Una squadra ha un minuto di tempo per pensare alla risposta e se sbaglia il diritto di risposta passa all'altra squadra. In caso di discussioni riguardo a domande e risposte, è sempre presente una giuria che prende decisioni inappellabili. Tra un round e l'altro ci sono pause in cui si esibiscono gruppi musicali locali.
Prospettive
Nonostante la crisi e il calo di risorse, il club “Al'bus” continua ad aumentare il numero delle proprie attività grazie al sostegno del governo locale (lieto di sostenere un'iniziativa partita dal basso che coinvolge e unisce i giovani della regione in un'attività che stimola la curiosità e lo studio), ma soprattutto grazie alla collaborazione di volontari. Ad Al'bus questo però non basta, il club vuole crescere ancora. E per questo, spera nell'arrivo di nuovi sponsor.