Le Olimpiadi di Parigi di quest'anno hanno portato buoni risultati per la Romania. Star indiscussa è stata il giovane nuotatore David Popovici con ben due medaglie, oro e bronzo. Tuttavia i giochi hanno anche messo in luce la carenza di infrastrutture sportive nel Paese
Classificatasi al 23° posto, la Romania ha ottenuto il miglior risultato degli ultimi 20 anni, conquistando nove medaglie: 3 d'oro, 4 d'argento e 2 di bronzo.
La star indiscussa è stata David Popovici, il giovane nuotatore romeno di 19 anni, che ha vinto il primo oro olimpico nella storia del nuoto maschile romeno nei 200 metri stile libero e il bronzo nei 100 metri stile libero.
David Popovici è un esempio di forza di carattere, disciplina e mentalità aperta. Ha iniziato a nuotare a quattro anni su consiglio del medico per correggere la scoliosi in fase iniziale. A 17 anni, è diventato il primo nuotatore maschio in 49 anni a vincere i 100m e i 200m stile libero agli stessi Campionati mondiali. Questa prestazione lo ha reso il secondo nuotatore più giovane di sempre a vincere il titolo mondiale dei 200m stile libero. Un ulteriore passo nella nella storia lo ha compiuto ai Campionati europei del 2022, dove ha ottenuto un tempo di 46,86 secondi nella finale dei 100m stile libero, battendo il record mondiale di Cesar Cielo, che durava da 13 anni. Non mostrando segni di stanchezza, ha poi vinto i 200 m stile libero nello stesso evento registrando il nuovo record mondiale juniores di 1:42,97.
Si è sempre allenato per superare i propri limiti, per divertimento e per dimostrare che, se lui è riuscito a raggiungere questi risultati, allora è davvero possibile per molti di noi. David si descrive spesso nelle sue interviste come un semplice giovane che sa nuotare veloce. Non si concentra tanto sulla vittoria, quanto sul piacere di competere, e questo lo aiuta molto.
Infrastrutture sportive carenti
Tuttavia, la sua vittoria di quest’anno non è solo l'ennesima vittoria: merita di essere celebrata ancora di più se consideriamo la deplorevole situazione delle infrastrutture sportive in Romania, soprattutto per quanto riguarda il nuoto.
È stato proprio David a sottolineare in un'intervista per Agerpress che qualcosa deve cambiare: "Ci alleniamo nella stessa piscina del complesso Lia Manoliu, dove ho imparato a nuotare quando avevo quattro anni. Per questo sono ancora abbronzato, con i segni degli occhialini, perché nuoto lì all'aria aperta... In inverno, montano una copertura improvvisata, in cui ci abituiamo al freddo e dove una persona normale faticherebbe a respirare dopo tre minuti... La piscina coperta di Lia Manoliu è lì da molto tempo... Promettono di fare qualcosa, ma non si avvia mai nulla. (...) Ci sono interviste, come la mia e quella del mio allenatore, che molte persone ai vertici del Paese dovrebbero ascoltare più volte. Perché i soldi devono essere investiti nello sport, e devono essere investiti con saggezza.”
Secondo un'analisi di GSP.ro, la Romania dispone attualmente di sette piscine olimpiche omologate. Le città che possiedono queste strutture sono Bucarest, con due piscine, Otopeni, Cluj, Brașov, Baia Mare e Târgu Mureș. Perché una piscina sia considerata olimpica, deve rispettare le seguenti dimensioni: lunghezza di 50,03 metri, larghezza di 25 metri con 10 corsie, e una profondità minima di 2 metri (preferibilmente 3 metri), con un volume d'acqua minimo di 2,5 milioni di litri. Per fare un confronto, secondo il sito thermalhungary.net, l'Ungheria ha oltre 50 piscine da 50 metri, mentre la Francia ne ha 200.
Camelia Potec, ex campionessa olimpica di nuoto e attuale presidente della Federazione romena di nuoto, è vista come una speranza per lo sviluppo dell'infrastruttura sportiva del Paese. Nel 2022, aveva proposto di rendere il nuoto una disciplina obbligatoria in Romania, un'iniziativa ammirevole che però non ha avuto successo, principalmente a causa della carenza di piscine nel paese.
Ecco la sue osservazioni fornite ad Agerpress: "Se parliamo di nuoto, possiamo dire che le cose non sono migliorate come in altri paesi o non così rapidamente, perché il nostro problema principale è la burocrazia. Ci sono circa 300 domande di iscrizione presso la Società Nazionale per gli Investimenti, e ci sono 60 progetti di piscine in corso, ma purtroppo i tempi per le gare d'appalto e la realizzazione dei lavori sono molto lunghi a causa della burocrazia. Abbiamo aspettato 15 anni per la piscina di Otopeni e otto anni per il completamento dei lavori della piscina di Brăila. Capisco anche lo Stato romeno: le società non mostrano interesse, ci sono delle procedure e alcune sono in tribunale con ex società, ma... Da un punto di vista legale, si riscontrano ovunque ostacoli di ogni tipo. Tuttavia, per avere una generazione di giovani sani, e per avere una generazione di bambini che ci rappresenteranno onorevolmente ai massimi livelli, è chiaro che abbiamo bisogno di un'infrastruttura migliore, che può essere costruita più rapidamente, in due o tre anni, come accade all'estero. Sicuramente tutti i bambini dovrebbero almeno imparare a nuotare gratuitamente e non a pagamento, come avviene ora."
In altre parole, se desideri una performance sportiva in Romania, devi avere un forte sostegno finanziario privato o fare grandi sacrifici, come ha fatto David Popovici: affrontare condizioni sfavorevoli, trovare motivazione e non fermarti mai. Come David, ci sono molti altri atleti. La domanda è quanto a lungo possano compensare la mancanza di risorse con la loro passione.
Inoltre, non si tratta solo di piscine olimpiche, ma di un'infrastruttura di base che permetta a tutti i bambini di avere l'opportunità di acquisire competenze che sono, in fin dei conti, considerate essenziali per la sopravvivenza. Nel gennaio 2023, la Gazzetta dello Sport romena riportava che il governo romeno sta investendo 130 milioni di euro nella costruzione di oltre 40 piscine in tutta la Romania. Quest'anno, sono stati completati cinque di questi progetti. Il processo è lento, le priorità sono disorganizzate e le strategie politiche per lo sviluppo dell'infrastruttura sportiva mancano di coerenza e chiarezza.
L'infrastruttura è carente anche per la ginnastica, il canottaggio e, ironicamente, per tutti gli sport in cui la Romania ha conquistato medaglie quest'anno. Per questo, ciò che ha realizzato David Popovici, insieme a tanti altri atleti, può essere visto come un vero e proprio miracolo.