Si avvicinano le elezioni europee ed amministrative in Romania. Durante la campagna, partiti ed istituzioni hanno speso non poche risorse per attirarsi i favori degli elettori. Significativo anche lo sforzo per identificare e limitare il proliferare di fake-news
Durata un mese, la campagna elettorale per le elezioni locali ed europee del 9 giugno si conclude in Romania l'8 giugno.
Agli elettori si presentano 542 candidati per le elezioni europee e diverse migliaia per le elezioni locali. Dodici le formazioni ed alleanze elettorali che si presentano alle europee, insieme a quattro candidati indipendenti: Alleanza Elettorale PSD- PNL, Alleanza Destra Unita USR - PMP - Forța Dreptei, Romania Socialista, Alleanza per l'Unione dei Romeni, Partito S.O.S. Romania, Partito Alternativa Destra, Partito Umanista Sociale Liberale, Partito Rinnoviamo il Progetto Europeo della Romania, Unione Democratica dei Magiari della Romania, Partito “Romania Grande”, Partito dei Patrioti, Partito Diaspora Unita.
Come hanno speso i soldi i politici romeni?
Durante le campagna sono stati spesi 49 milioni di lei (circa 10 milioni di euro) per le elezioni europee, più 30 milioni di lei (6 milioni di euro) per le amministrative.
Il think-tank romeno “Expert Forum ” pubblica costantemente analisi che riguardano le spese delle formazioni politiche durante la campagna elettorale. Nell’ultimo rapporto, pubblicato a fine maggio, sono riportati i ricavi e le spese dichiarate dai concorrenti elettorali fino al 23 maggio. Nello stesso documento è inclusa anche un'analisi delle spese effettuate dai partiti e i candidati su Facebook e Google.
Le spese per le europee
Fino al 23 maggio sono state effettuate spese per 49 milioni di lei per la campagna delle europee. Tra questi, 22 milioni di lei sono andati alla comunicazione online, 14 milioni (30%) per la propaganda elettorale televisiva e 9 milioni (20%) per l’abbigliamento. A spendere di più e stato il partito socialdemocratico (PSD) con 40 milioni di lei: 40% online, 33% propaganda elettorale televisiva, 22% abbigliamento.
Secondo lo stesso rapporto, per quanto riguarda invece le spese per la campagna per le elezioni amministrative, il PSD ha speso 12,7 milioni di lei, mentre il PNL ha speso 9 milioni di lei.
Stipendi più alti e rimborsi
Il governo di Bucarest ha adottato un'ordinanza d'urgenza che prevede aumenti salariali del 10% per alcune categorie di dipendenti pubblici, nonché il rimborso degli occhiali da vista, entro il limite di 500 lei (100 euro).
Il portavoce del dell’esecutivo, Mihai Constantin, ha menzionato che con lo stesso atto normativo è regolamentata la possibilità per i datori di lavoro di rimborsare l'acquisto degli occhiali per i dipendenti che utilizzano abitualmente un'attrezzatura con schermo per una durata significativa del tempo di lavoro. Il limite è di 500 lei per persona.
"È una decisione a livello europeo che apre la strada affinché i datori di lavoro possano rimborsare questo limite massimo di 500 lei (100 euro) a persona per gli occhiali da vista," ha spiegato Constantin.
Gli aumenti salariali preparati dall’esecutivo riguardano i dipendenti dell'amministrazione centrale, dei settori cultura, diplomazia, dell'Ufficio Nazionale del Registro delle Imprese e degli uffici del Registro delle Imprese presso i tribunali, del personale delle autorità e delle istituzioni pubbliche interamente finanziate con entrate proprie, sotto l'autorità o la coordinazione del governo, dei ministeri e degli altri organi specializzati dell'amministrazione pubblica, centrale e locale.
La campagna elettorale e le fake news
Il ministro della Ricerca, Innovazione e Digitalizzazione, Bogdan Ivan, ha annunciato che sono stati eliminati migliaia di post con contenuti ingannevoli da internet, relativi alle elezioni europee e locali del 9 giugno.
“Il Ministero ha creato un meccanismo innovativo a livello europeo, la piattaforma ‘No-Fake’, attraverso la quale chiunque in Romania può segnalare al nostro ministero - e noi trasmetteremo automaticamente alle grandi piattaforme che gestiscono tali contributi - il potenziale contenuto ingannevole, sia in vista delle elezioni del 9 giugno, sia per quanto riguarda contenuti che possano danneggiare la reputazione delle persone, ingannarle con certi investimenti o con farmaci miracolosi," ha spiegato Bogdan Ivan, giovedì, al termine del consiglio dei ministri.
“Di queste segnalazioni, oltre il 50% hanno riguardato la campagna elettorale e i post segnalati sono già stati eliminati dalle piattaforme. Oltre 3.500 materiali audio-video che minacciavano l'integrità delle elezioni sono stati eliminati fino a questo momento. I tempi di eliminazione sono infinitamente più ridotti rispetto a quelli che esistevano quando le segnalazioni venivano fatte direttamente alle piattaforme. Parliamo di tempi dell'ordine di decine di minuti,” ha concluso il ministro.
9 Giugno, doppio voto
Domenica 9 giugno, 18,96 milioni di cittadini romeni saranno chiamati alle urne per le elezioni europee e locali. La decisione di svolgere elezioni amministrative e europee in contemporanea è stata presa - non senza critiche e polemiche - dalla coalizione di governo tra i socialdemocratici (PSD) e i liberali (PNL). In qualche modo, la decisione ha penalizzato il dibattito sui temi europei, i candidati si sono concentrati infatti sui temi locali.
Il doppio voto del 9 giugno significa che i romeni sceglieranno, nello stesso giorno, sia i loro rappresentanti locali che i 33 europarlamentari che li rappresenteranno nei prossimi cinque anni al Parlamento europeo. La Romania è il sesto paese dell’Unione Europea per numero di parlamentari europei (33).