L'aeronautica romena dismette i vecchi MIG-21 sovietici. Per modernizzarsi, compra da Washington 24 caccia F-16 di seconda mano, con l'obiettivo di accedere poi ai modelli più avanzati americani. Una scelta che fa discutere per mancanza di gara d'appalto e costi aggiuntivi
L’aeronautica romena si modernizza con velivoli di seconda mano. Il Consiglio Supremo della difesa, presieduto dal presidente Traian Basescu, ha appena annunciato che il paese è in procinto di acquistare 24 caccia F-16 usati, che sostituiranno i MIG-21 di fabbricazione sovietica oggi in dotazione all'esercito di Bucarest. Aerei usati, “perché la Romania non dispone delle risorse necessarie per l'acquisto di caccia multiruolo nuovi”, hanno fatto sapere le autorità .
La decisione finale è ora attesa in Parlamento, ma non si preannunciano particolari sorprese, vista la grande amicizia che lega la Romania agli USA. Sì, perché sarà proprio Washington ad offrire gli aerei ai partner di Bucarest. Il ministero romeno della Difesa, Gabriel Oprea, ha già precisato che l’acquisto costerà circa 1,3 miliardi di dollari e i primi apparecchi, che dovrebbero garantire il servizio per circa 10-15 anni (2500-3500 ore di volo) arriveranno in Romania nel 2013.
Si tratta di 24 aerei nella variante “Block 25”, ammodernati e completamente equipaggiati. L'accordo prevede poi assistenza tecnica per un periodo da 3 a 5 anni, supporto logistico, simulatori di volo, preparazione del personale, trasporto, adeguamento dell’infrastruttura al suolo, munizioni e costi amministrativi. La preparazione del personale avverrà nelle basi americane, con gli standard di formazione delle forze aeree degli USA.
L’acquisto dei 24 arerei F16 fa parte di una strategia a lungo termine in tre tappe: la prima riguarda appunto l’acquisto dei 24 aerei da caccia F-16, la seconda consiste nell'acquisto di altri 24 aerei F-16 nuovi (variante Block 50-52 ). L’ultima fase avverrà con l’acquisto di 24 aerei F-35 JSF, in concomitanza con la messa fuori uso degli F-16 ora acquistati. L’acquisto degli F-16 sarà stipulato all'interno di un accordo tra i governi della Romania e degli Stati Uniti d’America, paesi che hanno un solido partenariato strategico.
L'F-16 è un aereo multiruolo capace di eseguire missioni di difesa dello spazio aereo, colpire i bersagli terrestri e marittimi in qualsiasi condizione meteorologica, giorno o notte.Per i politici di Bucarest l'F-16 corrisponde ai bisogni di difesa del paese e permette allo stesso tempo di rispettare gli impegni assunti all'interno della Nato.
La stampa romena ha precisato che l'F-16 è presente nella dotazione degli eserciti di 25 stati tra cui Italia, Israele, Polonia, Emirati Arabi Uniti, Indonesia e Pakistan. Gabriel Oprea ha spiegato che i Mig-21 oggi in dotazione all'aviazione romena fra due anni avrebbero dovuto comunque essere sostituiti. “Per un esercito che vuole essere efficace, è assolutamente necessario avere aerei efficaci”, ha dichiarato il ministro. Il capo dell’esercito ha voluto inoltre precisare che alla fine “sarà il popolo romeno a decidere [sull'acquisto] tramite i suoi rappresentanti in Parlamento”, visto che la decisione riguarda la sicurezza nazionale della Romania.
L’acquisto ha scatenato l’ira dei produttori europei, nonché diverse perplessità interne. Per lo stato Maggiore della difesa, però, questo fa parte di una strategia che riguarda il graduale ampliamento delle capacità operazionali dell'aeronautica, come dimostra l'obiettivo finale, l’acquisto dell’aereo F-35 JSF (Joint Strike Fighter), cacciabombardiere invisibile di ultima generazione.
La decisione di Bucarest di optare in questo momento per i F16 di seconda mano, che dovranno comunque essere sostituiti tra 10 anni, è stata criticata soprattutto dai produttori europei, che continuano a fare offerte con la speranza che il parlamento blocchi la decisione del Consiglio Supremo della Difesa. Impresa quasi impossibile, visto che si tratta soprattutto di una decisione politica, e visto che gli USA sono il partner strategico più importante per la Romania.
Secondo alcune voci, tutto potrebbe aver a che fare con il futuro scudo antimissile americano, che sarà dispiegato sul suolo romeno. Una decisione politica che mira a condurre ad una rapporto privilegiato con gli USA con la speranza di acquisire il prima possibile l'F-35 JS. Per la Romania, quando si tratta di sicurezza, l’America sembra più vicina della stessa Europa.
In seguito all’annuncio di Bucarest, i rappresentanti di Eurofighter (il produttore europeo degli aerei da caccia Eurofighter Typhoon) hanno mostrato la loro delusione e il dispiacere che la decisione sia stata presa senza un bando internazionale per l’assegnazione del contratto, una procedura standard in tutti paesi dell’Unione Europea. “Nella difficile situazione economica in cui si trova la Romania, per una somma simile a quella che la Romania ha intenzione di spendere per l’acquisto di 24 aerei F-16 usati dall’americana Lockheed Martin, Eurofighter avrebbe potuto offrire non solo un velivolo più performante rispetto all'F16, ma avrebbe offerto anche una contropartita sostanziale per l’industria romena, assicurando così posti di lavoro a lungo termine per centinaia di tecnici e specialisti”.
Anche la Saab, produttore svedese del caccia Gripen si è mostrato sorpreso che la Romania abbia deciso di acquistare aerei vecchi senza alcuna contropartita di investimenti. Durante un incontro all’Ambasciata della Svezia a Bucarest, Richard Smith, il direttore di marketing Romania della Saab ha chiesto a Bucarest di dare opportunità uguali a tutti i competitori .
Stoccolma offrirebbe a Bucarest 8 aerei nuovi per una somma di 400-500 milioni di euro da iniziare a pagare fra 5 anni ed inoltre offrirebbe una contropartita del valore del 100% dell'acquisto, il che significa rivitalizzare alcune fabbriche, migliaia di posti di lavoro in più ed investimenti delle ditte svedesi, come la Ericsson.
Gli americani invece promettono alla Romania vantaggi a lungo termine. Acquistando ora F-16 usati il paese avrà la possibilità di entrare in lista d'attesa per il cacciabombardiere F-35, un areo di quinta generazione che sarà commercializzato dopo il 2020. Secondo la stampa di Bucarest, già alla fine del 2009 il governo romeno aveva inviato all’amministrazione americane la richiesta, in cui esprimeva il suo interesse per l’acquisto di aerei F-16 in uso, prodotti dalla Lockheed Martin.
Un quotidiano di Bucarest riassume così l'affare: c’è una buona notizia ed una cattiva. La buona notizia è che, acquistando gli aerei F-16, arriva anche la promessa che fra 10 anni la Romania sarà ammessa a comprare velivoli di ultima generazione, gli F-35.
Quella cattiva è che dopo aver acquisito aerei di seconda mano, la Romania dovrà spendere subito oltre un miliardo di dollari per sostituire i motori, come confermato anche da Teodor Melescanu, presidente della Commissione senatoriale per la difesa.