La portavoce del Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), a Belgrado, Maki Sinohara ha dichiarato ieri che la FRY si trova al primo posto in Europa per il numero delle persone rifugiate.
"Da queste persone circa 390.000 sono profughi dalla Bosnia ed Erzegovina e dalla Croazia, mentre 230.000 persone sono sfollati dal Kosovo. Secondo i dati più recenti, dopo la ripetuta registrazione dei profughi in FRY, il totale è 600.000 persone rifugiate e sfollate sul territorio della FRY", ha dichiarato ieri (20 giugno) la portavoce alla conferenza stampa, organizzata in occasione della Giornata mondiale dei profughi.
Ha poi aggiunto che paragonato con i dati da 1996, il numero dei profughi in FRY si è ridotto del 30%.
"Del totale delle persone registrate, il 60 % ha dichiarato che vorrebbe rimanere in FRY", ha detto la portavoce dell'UNHCR aggiungendo che solamente il 5.3% vuole ritornare a casa, mentre il 25% è ancora indeciso.
Sinohara ha poi detto che l'afflusso di profughi dalla Macedonia nella FRY si è ridotto rispetto alla settimana precedente, quando UNHCR ha registrato circa 700 persone che hanno attraversato la frontiera ogni giorno, ma ha aggiunto che l'UNHCR è pronto ad agire nel caso di un grande afflusso di profughi dai paesi di confine.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha fissato il 20 giugno come giorno per ricordare il coraggio, la perseveranza ed il talento delle persone rifugiate da tutto il mondo. Questo giorno è stato celebrato ieri per la prima volta.
» Fonte: © Glas
La portavoce del Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), a Belgrado, Maki Sinohara ha dichiarato ieri che la FRY si trova al primo posto in Europa per il numero delle persone rifugiate.
"Da queste persone circa 390.000 sono profughi dalla Bosnia ed Erzegovina e dalla Croazia, mentre 230.000 persone sono sfollati dal Kosovo. Secondo i dati più recenti, dopo la ripetuta registrazione dei profughi in FRY, il totale è 600.000 persone rifugiate e sfollate sul territorio della FRY", ha dichiarato ieri (20 giugno) la portavoce alla conferenza stampa, organizzata in occasione della Giornata mondiale dei profughi.
Ha poi aggiunto che paragonato con i dati da 1996, il numero dei profughi in FRY si è ridotto del 30%.
"Del totale delle persone registrate, il 60 % ha dichiarato che vorrebbe rimanere in FRY", ha detto la portavoce dell'UNHCR aggiungendo che solamente il 5.3% vuole ritornare a casa, mentre il 25% è ancora indeciso.
Sinohara ha poi detto che l'afflusso di profughi dalla Macedonia nella FRY si è ridotto rispetto alla settimana precedente, quando UNHCR ha registrato circa 700 persone che hanno attraversato la frontiera ogni giorno, ma ha aggiunto che l'UNHCR è pronto ad agire nel caso di un grande afflusso di profughi dai paesi di confine.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha fissato il 20 giugno come giorno per ricordare il coraggio, la perseveranza ed il talento delle persone rifugiate da tutto il mondo. Questo giorno è stato celebrato ieri per la prima volta.
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