Continua la protesta di alcune ONG di Belgrado per difendere i diritti di centinaia di famiglie Rom sfrattate dalla proprie case. Con un gesto eclatante: denunciati Governo serbo, federale e Municipalità di Belgrado.
L'Humanitarian Law Centre di Belgrado ha fatto causa contro il Governo serbo, quello federale, Municipalità di Belgrado e due aziende private accusando enti pubblici e privati di aver violato i diritti della comunità Rom residente nella località del "Vecchio aeroporto" nel quartiere di Tosin Bunar.
Nei giorni scorsi infatti alcune ditte private avevano iniziato a demolire le baracche del campo Rom che dà rifugio a 124 famiglie Rom, circa 717 persone, tra di loro numerosi bambini. 60 di queste famiglie sono costituite da sfollati dal Kossovo. L'operazione è stata iniziata senza pensare a possibili alloggi alternativi per chi rimaneva senza casa.
L'accampamento, privo anche dei più basilari servizi igienici, è sorto su un terreno di proprietà della IMT e della Gaj. Entrambe le imprese hanno deciso di sfruttare il terreno per costruirvi degli immobili.
Le autorità competenti fanno notare come alle famiglie Rom siano state offerte sistemazioni alternative. Queste ultime le avrebbero però rifiutate asserendo che sono molto lontane dalle città e questo riduce naturalmente di molto le (già misere) possibilità dei Rom di procurarsi un lavoro e garantirsi un reddito.
La Federazione Jugoslava è firmataria dell'Accordo Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e proprio in quest'ultimo si afferma che nessuno può essere sfrattato se non è in possesso di un luogo alternativo dove vivere. E' a questa norma che fa riferimento l'Humanitarian Law Centre per difendere i diritti di queste famiglie Rom (Danas, 24.10.02).
Ad inizio settimana l'Humanitarian Law Centre è stato tra i promotori di un seminario incentrato su come prevenire la discriminazione su base etnica. Dragan Lalosevic, membro dell'Humanitarian Law Centre ha chiarito come ad esempio la discriminazione contro i Rom sia da individuare a tutti i livelli della società ed ha invitato il Governo ad approvare al più presto una legge contro questo tipo di discriminazioni.