Si terranno il 28 luglio le elezioni amministrative nelle tre municipalità teatro di violenti scontri l'anno scorso tra polizia serba e milizie albanesi. L'OSCE invierà 80 osservatori.
Domenica si terranno le elezioni per i consigli municipali di Presevo, Medveja e Bujanovac, le prime dopo i mesi di scontri tra le forze di sicurezza jugoslave e le milizie albanesi dell'anno scorso.
L'appuntamento elettorale è un passo di fondamentale importanza nel più ampio contesto di un processo di pace nella regione. Non per niente scontato. La situazione rimane infatti ancora su precari equilibri. A dimostrarlo ad esempio la scoperta fatta dalla polizia serba, all'inizio di questa settimana, di un deposito di armi nel villaggio di Dobrosin, nei pressi di Bujanovac, al confine con il Kosovo.
Le ultime elezioni amministrative nell'area risalgono al 2000. In quell'occasione vinsero con una maggioranza schiacciante il Partito Socialista di Milosevic e la Jul della moglie Mira Markovic. La comunità albanese in quell'occasione boicottò il voto ed in ogni caso i collegi elettorali erano stati disegnati in modo tale da favorire la comunità serba.
Dopo mesi di tensione la situazione è notevolmente migliorata con la salita al potere della coalizione DOS. Nell'aprile di quest'anno in seguito ad un accordo raggiunto tra i rappresentanti delle comunità albanese, serba e rom erano stati costituiti dei Consigli municipali provvisori, multi-partitici e multi-etnici. Ora la nuova consultazione elettorale, che verrà condotta sulla base di una legge elettorale proporzionale, dovrebbe garantire nuovamente equa rappresentanza a tutte le comunità.
Le dinamiche politiche che stanno animando il periodo pre-elettorale mutano in ciascuna delle tre municipalità. Queste ultime infatti presentano caratteristiche di composizione etnica differenti tra loro e questo influisce notevolmente sulle dinamiche elettorali.
A Presevo ad esempio la maggior parte della popolazione appartiene alla comunità albanese. Questo ha spinto i partiti serbi a creare coalizioni che prescindono dagli equilibri a livello nazionale. Troviamo ad esempio in questa municipalità i partiti del DOS coalizzati con i socialisti. Come a Presevo anche a Bujanovac, dove la comunità serba, seppur in non in modo così rilevante, è in ogni caso minoritaria sembra abbiano prevalso criteri legati all'identità nazionale piuttosto che a differenze ideologiche. Anche qui DOS e socialisti correranno coalizzati. Dinamiche simili caratterizzano i partiti albanesi: a Presevo i due maggiori partiti, il PVD ed il PBDSh corrono uno contro l'altro mentre a Bujanovac, dove la comunità albanese può contare su meno voti, i due partiti corrono coalizzati.
Nella municipalità di Medveja, nella quale la comunità serba è in maggioranza, le dinamiche politiche assomigliano maggiormente a quelle nazionali. La coalizione DOS si presenterà non solo separata dai socialisti ma anche dal DSS di Kostunica.
L' OSCE ha fatto notare come per la prima volta anche la comunità rom sarà rappresentata da un proprio partito. Si tratta del Partito per l'unità dei rom che presenterà propri candidati a Bujanovac e Presevo.