Immagine tratta da Tv Novosti

Stampa popolare e socialismo sono due concetti incompatibili? Non sembrerebbe analizzando una serie di riviste pubblicate durante la Jugoslavia titina

20/04/2018 -  Ivan Mandić

(Pubblicato originariamente da Before After, selezionato e tradotto da Le Courrier des Balkans e OBCT)

Comprare o non comprare una rivista di cronaca rosa? Pur sapendo che si tratta di cose futili è difficile che lo sguardo non si posi, almeno con la coda dell'occhio, su titoli e foto di copertina nelle edicole. Ma mai superare la soglia dell'acquisto! Siamo al di sopra di tutto questo... più o meno.

Ci si consola in ogni caso nelle sale di attesa del medico, della parrucchiera... si presenta finalmente l'occasione di tuffarsi senza rimorsi nelle vite altrui. Ci si può anche procurare, come nel mio caso, un pretesto legittimo: con la copertura del dover effettuare ricerche sulla scena folk della Jugoslavia socialista sono andato in biblioteca per immergermi con soddisfazione in tutto quello che poteva essere considerato stampa popolare, ma del passato. E la prima rivista che si è imposta alla mia attenzione è stata TV Novosti.

Dal catalogo della biblioteca emerge immediatamente che si tratta di una rivista dalla longevità impressionante. L'anno in cui è stata fondata, il 1966, TV Novosti era dedita prevalentemente alla televisione, prima che esplodesse il concetto di “popolare” come lo conosciamo oggi. Le tematiche televisive portano però in modo quasi naturale ad articoli non solo sulle celebrità del piccolo schermo ma anche su sportivi, attrici e attori, cantanti, un mondo che si può dire appartenga alla cultura radio-televisiva. Per quanto riguarda la programmazione televisiva, ragione ultima dell'esistenza della rivista, viene subito relegata alle ultime pagine.

“Fin dall'alba, faccio compere”

Se guardiamo con un po' meno di benevolenza al contenuto della rivista, dal punto di vista del termine show-business, possiamo classificare TV Novosti nella categoria della stampa popolare. Ma cos'è la stampa popolare? Senza dubbio il concetto è cambiato nel tempo ed all'origine aveva un connotato meno negativo di oggi e del resto anche i suoi contenuti all'epoca erano meno trash degli attuali. Sia quel che sia TV Novosti si adatta perfettamente al lettore che si vergogna un po' di cui abbiamo parlato nella nostra introduzione, interessato ai pettegolezzi sulle star ma che non è però disposto a pagare per leggerli. Ed ecco che, sotto la copertura di un programma TV, ha ora accesso ai contenuti più triviali e coloriti, senza crisi di coscienza. Felicità pura!

Il numero 340 del settimanale, dal 2 al 9 luglio 1971, ha in copertina una ragazza sorridente e maliziosa, la giovane attrice Svetlana Bojković, che poi parla, in pagine abbondantemente illustrate, degli ultimi ruoli in cui ha recitato. Con un citato evocativo in copertina, “Fin dall'alba faccio compere”, che promette un po' di intimità, viene introdotta invece Lepa Lukić, la regina della nuova scena folk dell'epoca. L'articolo a lei dedicato viene però relegato nelle zone profonde del settimanale. Le prime pagine sono invece tutte riservate ad un'intervista al cantante Đorđe Marjanović, definito “divinità” e “principe del pop”.

Nella Jugoslavia socialista i musicisti pop, illustri rappresentanti della cultura ufficiale, vengono trattati con gran rispetto mentre i “narodnjaci” (paesani, ndr), gli artisti della scena musicale tradizionale, appartengono, evidentemente, ad una categoria inferiore. L'intervista a Lepa Lukić illustra a meraviglia questa schizofrenia. Il giornalista prende in giro il suo percorso scolastico molto breve per provocare vergogna tra quei lettori jugoslavi medi che magari apprezzano quella musica di pessima qualità e non esita a domandare: “Senza parlare della qualità, quanto guadagnate?”. Tutto questo a testimonianza della gelosia del mondo intellettuale nei confronti di questi artisti neo-folk poco considerati dal potere.

Seguono un gioco-concorso e la pagina dedicata alla moda, un po' di humor sexy ed un fumetto. Poi interviste alle attrici Svetlana Bojković, Eva Ras e Milena Dravić seguite da articoli su Kirk Douglas e Charlton Heston e sulle star della serie Peyton place. Questi ultimi articoli a testimonianza dell'apertura sul mondo occidentale della Jugoslavia titina. Se poi aggiungiamo, ciliegina sulla torta, un racconto poliziesco e una pagina culturale su Salvador Dalì, il pubblico di TV Novosti sembra degno di un servizio pubblico del quale la Serbia può solo sognare ai giorni nostri, dal contenuto diversificato e adatto a tutte le categorie di lettori.

Esma Redžepova, Sammy Davis Jr. e Liz Taylor

Le cose diventano ancora più interessanti se con la nostra macchina del tempo andiamo ancora più indietro. Il numero 55, del gennaio 1966, non ha un aspetto molto patinato: qualità della carta e di stampa basse, basso numero di articoli. Per il contenuto, e però tutto al contrario. I colori della musica tradizionale vengono difesi da Esma Redžepova, la regina della musica tzigana, promossa dalle autorità e in quei giorni in concerto a Vienna con trasmissione in diretta su TV Zagreb. Poi vi è l'intervista con l'artista afro-americano Sammy Davis Jr., che racconta delle difficoltà che hanno incontrato lui e la moglie essendo una coppia mista e invita a lottare contro i pregiudizi. Le notizie da Hollywood informano del Capodanno delle star, dei candidati agli Oscar. Il poster di Elizabeth Taylor e Richard Burton allegato alla rivista testimonia ancora una volta le porte aperte della società socialista jugoslava alla cultura occidentale. Infine, la rubrica “Io scrivo, tu scrivi” sembra l'antenata dei social network in versione nostalgia.

Il numero del primo gennaio 1982 offre un mix equilibrato tra divertimento – come conviene in un periodo come quello di feste – e di cultura generale. Ad un approfondimento sulle trasmissioni del nuovo anno, in modo che la popolazione socialista non si rilassasse troppo, segue un articolo sull'arricchimento progressivo degli individui e la crescita delle ineguaglianze sociali (sono anni di crisi economica quelli e la situazione non farà che peggiorare per tutti gli anni '80, ndt), poi una relazione sulla conferenza dei non-allineati a Baghdad e sui pericoli di un mondo diviso. Non manca un'incursione sul set di una serie Tv che vede partecipare anche il cantante Đorđe Balašević e, per rinforzare il sentimento socialista dopo la morte di Tito, un'intervista a Mina Kovačević, lituana che aveva combattuto per amore nei ranghi dei partigiani prima di divenire cittadina jugoslava. Pur sorprendendo il numero di articoli politici presenti (vengono anche evocate le rivolte sindacaliste in Polonia) l'onesto amante di stampa-immondizia può consolarsi con articoli sulla guaritrice georgiana Eugenia Davitashvili, su Ufo e su misteriosi sequestri. Dopo le pagine dedicate alla cucina e alla moda, un fumetto su Superman, la classifica top 50 della musica pop dominata da Zdravko Čolić, un articolo sulle canzoni dedicate a Tito e infine il programma televisivo. A concludere il neo-folk e un ultimo reportage dedicato all'arte medioevale georgiana.

Pozioni magiche e malattie inguaribili

Il settimanale entra definitivamente in crisi negli anni '90. Il numero 1772, del dicembre 1998, porta le stigmate dell'epoca. Gli attori della serie "Porodično blago" (Il tesoro di famiglia) salutano vestiti di colori appariscenti e mal assortiti e gli articoli su Nikola Pašić (diplomatico e uomo politico serbo 1845-1926, simbolo dell'emergere della nazione serba, NdT) presentato come “l'uomo dai nervi d'acciaio” e un'analisi su De Gaulle che mette in risalto Stalin e l’autoritarismo, evidenziano in modo chiaro il livello di censura del regime di Milošević. Le interviste agli attori Petar Božović e Danica Ristovski, in omaggio al cineasta scomparso allora da poco Živojin Pavlović, figure guida dell'Onda Nera, non riescono a colmare il divario di contenuti rispetto all'epoca socialista. Contenuti ulteriormente affossati dai commenti negativi nei confronti delle altre comunità ex-jugoslave. Peggio ancora, le pagine di TV Novosti erano ormai invase da annunci pubblicitari di pozioni magiche a base di erbe capaci di aumentare la potenza sessuale, guarire da malattie incurabili e dare poteri soprannaturali...

Infine i contenuti hanno cominciato sempre più a ridursi. A metà anni 2000 la rivista è divenuta un supplemento al quotidiano Večernje novosti, e si è riorientata verso la sua funzione originaria, la descrizione dei programmi televisivi, con un articolo qua e là. Oggi, all'epoca dei tabloid e delle fake news, l'era delle riviste popolari decenti è terminata. Tornato dal mio viaggio nel passato, quando ho comprato TV Novosti all'edicola, era così sottile che ho sentito il mio cuore stringersi.