Alla sua ottava edizione il festival musicale Exit si è del tutto internazionalizzato. Oltre il 40% di visitatori stranieri, perlopiù inglesi, si sono ammassati al festival e per le vie di Novi Sad e di Belgrado. Entusiasmo e apprezzamento per un paese poco conosciuto

18/07/2007 -  Danijela Nenadić Belgrado

Con l'esibizione del gruppo hip hop americano Wu tang klan, domenica scorsa a Novi Sad si è conclusa l'ottava edizione del festival musicale Exit. Durante i quattro giorni, il festival è stato visitato da circa 200.000 persone, di cui, secondo le valutazioni degli organizzatori, quasi il 40 per cento ospiti provenienti dall'estero, soprattutto dalla Gran Bretagna. Quest'anno alla famosa fortezza di Petrovardin, hanno si sono esibiti oltre 400 musicisti locali e stranieri, e la maggior attenzione è stata rivolta ai concerti del veterano Robert Plant e dei Beastie Boys, della fantastica cantante Lauryn Hill, dei Prodigy, del controverso Snoop Dogg e della band Basement Jaxx. Exit si è svolto su oltre venti palchi dove hanno echeggiato tutti i generi musicali dal Rock'n'roll, al jazz, funk e soul, fino all'hip hop e al rap.

Alla conferenza stampa tenutasi poco prima della chiusura dell'edizione di quest'anno di Exit, gli organizzatori del festival, che già da alcuni anni oltrepassa i territori della Serbia e sempre di più esce dalle cornici dell'Europa sud-orientale, hanno affermato che è stato raggiunto un grande successo.

I Beastie Boys a exit 07

Secondo le parole del general manager Bojan Boskovic, Exit è stato visitato ogni sera da più di 50.000 persone, raggiungendo in pieno gli obiettivi che si erano posti gli organizzatori. Boskovic ha detto che Exit sempre di più sta attirando il pubblico europeo, e che per l'anno prossimo è atteso l'arrivo di un numero ancora maggiore di stranieri. A causa della (in)aspettata affluenza dei fan della musica, l'amministrazione di Exit ha dovuto all'ultimo momento aprire un altro campo con le infrastrutture di base.

In una dichiarazione per B92 Boskovic sottolinea di essere particolarmente soddisfatto che "tutti tornino a casa con un'esperienza molto positiva, perché hanno potuto convincersi che noi siamo un popolo ospitale. Inoltre, abbiamo reso possibile alle persone della Serbia di conoscere i loro coetanei della regione e del mondo".

Come comunicato dalla polizia di Novi Sad, Exit si è svolto senza grossi incidenti. Diversi tipi di droga, per lo più marijuana, sono stati trovati e confiscati addosso a 290 persone. Nonostante il festival sia ormai chiuso, i lavori sono ancora in corso. I lavoratori dell'azienda comunale con l'aiuto dei volontari di Exit stanno portando via tonnellate di spazzatura e stanno pulendo la Fortezza di Petrovaradin. L'attrezzatura musicale rimasta e i palchi vengono smontati, e come ogni anno, sono gli abitanti di Petrovaradin ad essere contenti per la chiusura dei lavori. Anche se da anni guardano con benevolenza al festival - guadagnano qualcosa affittando le camere e vendendo bevande - per loro non c'è sonno durante queste quattro notti, e perciò non vedono l'ora che alla fortezza finiscano anche gli ultimi lavori.

La maggior parte di commentatori locali è d'accordo sul fatto che Exit di quest'anno è stato fatto più per un pubblico straniero che per quello locale. La scelta delle band ne è la conferma. E' sempre più nota la tendenza a diminuire i gruppi e gli esecutori locali, che quest'anno quasi non si sono esibiti sul palco principale. Secondo una valutazione generale, il prezzo dei biglietti ha impedito inoltre agli studenti e alla popolazione più giovane della Serbia di visitare Exit in numero maggiore. A dire la verità, quest'anno tutti i biglietti per il festival sono stati venduti in anticipo, sicché gli organizzatori hanno dovuto fermare la vendita dei singoli biglietti già il primo giorno, perché il numero dei visitatori alla fortezza aveva raggiunto la cifra ottimale. Di stranieri ce ne sono stati parecchi.

Oltre a i vicini delle ex repubbliche jugoslave che ormai non rappresentano più una sorpresa per nessuno, e come al solito gli sloveni sono stati i più numerosi, a Exit di quest'anno i più numerosi sono stati gli inglesi. La maggior parte di loro ha parlato con entusiasmo di Novi Sad e del festival, e una parte di loro dopo la chiusura di Exit ha deciso di visitare la Serbia. Sulle strade di Belgrado già da giorni incontriamo dei simpatici ragazzi con le mappe di Belgrado che stanno cercando di decifrare il cirillico e capire in che via si trovano.

"Brillante", "bellissimo", "sorprendente", sono alcune frasi che hanno ripetuto gli inglesi che per la prima volta hanno visitato Exit, con inevitabili commenti sulle ragazze locali. Il commento più simpatico che abbiamo sentito lo ha dato una ventenne di Brighton, la quale mi ha detto "è tutto super, mi diverto tantissimo, costa poco, la gente è stupenda, solo che... ci sono troppi inglesi".

Non è mancata anche la nota "astuzia". Appena hanno capito che la loro città sarebbe stata visitata da tanti stranieri, la gente di Novi Sad ha pensato di raddoppiare i prezzi, così gli hamburger al chiosco costavano quasi come una bistecca al ristorante. Alcune cose cambiano poco e lentamente ... Comunque, si è trattato di sporadici casi che non possono danneggiare l'immagine di Novi Sad e di Exit.

Exit anche questo anno, oltre ai concerti, ha avuto anche una serie di altri contenuti. L'Agora stage ha aperto il dibattito "Media - dalla lotta per la democrazia alle tentazioni del libero mercato" che è stata organizzata in ricorrenza del decimo anniversario di esistenza del giornale "Danas". Nello stesso luogo Bozidar Djelic, il vicepremier e responsabile per l'integrazione europea ha risposto alle domande sulla liberalizzazione del regime dei visti per i cittadini della Serbia.

La fondazione MTV, insieme al festival Exit, all'Agenzia per lo sviluppo dell'Unione europea e all'ambasciata degli USA ha aperto la campagna "MTV Movement" con lo scopo di promuovere la tolleranza della diversità in Europa. Nella dichiarazione per il quotidiano "Danas", Tom Hern, il rappresentante della fondazione MTV Europa ha sottolineato che "tutta la gente che crede in un'Europa sviluppata deve alzare la voce per una diversità etnica, religiosa, sociale e sessuale e con questo facciamo appello ai personaggi famosi di seguire l'esempio dei musicisti ospiti con i quali abbiamo avviato questa campagna".

E' stata organizzata anche una serie di altre manifestazioni e promozioni con le quali gli organizzatori del festival hanno voluto influenzare il cambiamento della coscienza sociale e dei valori.

Nel programma aggiuntivo ideato per assicurare agli ospiti un programma di qualità anche durante il giorno, si è tenuto un torneo di beach volley, dove hanno partecipato oltre cinquanta squadre. Per i visitatori del festival che volevano imparare qualcosa in più su Novi Sad e conoscere le bellezze della capitale della Vojvodina, è stato organizzato il programma intitolato "Exit 24 ore". I turisti avevano a disposizione quattro tour: "Chill out Tour", "Natural tour", "Groovy tour", e "NS City tour".

La moneta di Exit

Per finire ancora alcune cose interessanti. Exit è diventato definitivamente uno stato a sé. Exit possiede la sua moneta. Non servivano euro o dinari. Sulla fortezza quest'anno "andavano" i tokeni, l'unica moneta riconosciuta nello State of Exit.

Il maggior afflusso di visite al festival è stata registrato il sabato. Dopo la mezza notte era quasi impossibile passare da un palco all'altro. Pare che la maggior parte degli amanti di buona musica, dopo il fantastico concerto dei Rolling Stones a Belgrado abbia voluto proseguire il divertimento andando ad Exit.

E i Rolling Stones? Beh loro sono una storia a sé. A Belgrado un concerto così non si era mai visto. Forse non sono più il simbolo dei cambiamenti e della ribellione ma certamente sono uno dei più grandi gruppi rock'n'roll dei nostri tempi. Si tratta di un'energia che non lascia nessuno indifferente. Sabato scorso a Belgrado hanno fatto il "botto".

Che dire, c'è soddisfazione e aria di cambiamento nel riportare buone notizie dalla Serbia. E anche se forse non sono stata del tutto oggettiva, per questa volta perdonatemelo.