La campagna "L'Euro è un nuovo Marco tedesco" è iniziata oggi in Serbia e durerà fino al 1 febbraio 2002. Il cambio delle valute correnti nazionali dei paesi della UE inizierà in Serbia il 1 gennaio, e la Banca nazionale di Jugoslavia ha già ottenuto 276,5 milioni di Euro da offrire ai cittadini. Il governatore della banca nazionale Mladjan Dinkic ha affermato che "se necessario la banca centrale sarà pronta a chiamare quantità addizionali della valuta europea". Dinkic ha aggiunto che il cambio potrà essere svolto attraverso 2,500 uffici dislocati nel paese. Un lieve disagio è stato notato nella popolazione durante gli ultimi mesi, da quando si è saputo che la più comune valuta straniera in Serbia, il marco tedesco, sarà fuori corso. Il cambio è atteso con qualche apprensione, grazie anche al fatto che manca una fiducia nel sistema bancario jugoslavo dopo il crollo devastante e le frodi piramidali nel 1990. Una certa apprensione riguardo l'imminente sostituzione del Marco con l'Euro viene riscontrata anche in Montenegro. Dal primo gennaio 2002 infatti anche il Montenegro adotterà l'Euro come moneta ufficiale. Lo ha annunciato il primo ministro montenegrino Zarko Rakcevic. La banca nazionale montenegrina ha dichiarato che attualmente nel paese circolano 200 milioni di marchi tedeschi. In accordo con le tendenze dei 12 dell'Unione Europea, entro marzo tutti i marchi saranno ritirati.
Il Montenegro, a differenza della Serbia, già da circa tre anni adotta come moneta ufficiale il marco tedesco al posto del dinaro. Tuttavia per le medesime ragioni su esposte, ovvero una motivata sfiducia nei confronti del sistema bancario, i cittadini sono disorientati e piuttosto riluttanti nei confronti del nuovo corso. Oltretutto durante le prime dichiarazioni ufficiali sembrava che il cambio da marchi a euro potesse essere fatto senza problemi presso gli sportelli delle banche, e ciò fino ad una somma massima di diecimila marchi senza alcuna provvisione e senza denuncia del proprio capitale. Le ultime notizie, pubblicate la scorsa settimana dai quotidiani montenegrini (Vijesti, Blic Montenegro), accennavano invece ad una riduzione a 5.000 marchi della somma massima di cambio senza provvisioni. Mentre i possessori di somme di denaro più cospicue stanno pensando di investire negli immobili, per non scoprire e denunciare la propria reale posizione di capitale, vendendo le proprietà a cambio avvenuto. Forti sospetti esistono inoltre riguardo la possibilità di ripulire il denaro sporco, accumulato con traffici illegali, dalla locale criminalità organizzata.
La campagna "L'Euro è un nuovo Marco tedesco" è iniziata oggi in Serbia e durerà fino al 1 febbraio 2002. Il cambio delle valute correnti nazionali dei paesi della UE inizierà in Serbia il 1 gennaio, e la Banca nazionale di Jugoslavia ha già ottenuto 276,5 milioni di Euro da offrire ai cittadini. Il governatore della banca nazionale Mladjan Dinkic ha affermato che "se necessario la banca centrale sarà pronta a chiamare quantità addizionali della valuta europea". Dinkic ha aggiunto che il cambio potrà essere svolto attraverso 2,500 uffici dislocati nel paese. Un lieve disagio è stato notato nella popolazione durante gli ultimi mesi, da quando si è saputo che la più comune valuta straniera in Serbia, il marco tedesco, sarà fuori corso. Il cambio è atteso con qualche apprensione, grazie anche al fatto che manca una fiducia nel sistema bancario jugoslavo dopo il crollo devastante e le frodi piramidali nel 1990. Una certa apprensione riguardo l'imminente sostituzione del Marco con l'Euro viene riscontrata anche in Montenegro. Dal primo gennaio 2002 infatti anche il Montenegro adotterà l'Euro come moneta ufficiale. Lo ha annunciato il primo ministro montenegrino Zarko Rakcevic. La banca nazionale montenegrina ha dichiarato che attualmente nel paese circolano 200 milioni di marchi tedeschi. In accordo con le tendenze dei 12 dell'Unione Europea, entro marzo tutti i marchi saranno ritirati.
Il Montenegro, a differenza della Serbia, già da circa tre anni adotta come moneta ufficiale il marco tedesco al posto del dinaro. Tuttavia per le medesime ragioni su esposte, ovvero una motivata sfiducia nei confronti del sistema bancario, i cittadini sono disorientati e piuttosto riluttanti nei confronti del nuovo corso. Oltretutto durante le prime dichiarazioni ufficiali sembrava che il cambio da marchi a euro potesse essere fatto senza problemi presso gli sportelli delle banche, e ciò fino ad una somma massima di diecimila marchi senza alcuna provvisione e senza denuncia del proprio capitale. Le ultime notizie, pubblicate la scorsa settimana dai quotidiani montenegrini (Vijesti, Blic Montenegro), accennavano invece ad una riduzione a 5.000 marchi della somma massima di cambio senza provvisioni. Mentre i possessori di somme di denaro più cospicue stanno pensando di investire negli immobili, per non scoprire e denunciare la propria reale posizione di capitale, vendendo le proprietà a cambio avvenuto. Forti sospetti esistono inoltre riguardo la possibilità di ripulire il denaro sporco, accumulato con traffici illegali, dalla locale criminalità organizzata.