In una Serbia ancora scombussolata dal processo a Milosevic e dove si discute sui tentativi di arresto dei serbo-bosniaci Karadzic e Mladic si continua a lavorare sul disegno di legge per la collaborazione con il TPI.
Vladimir Bozovic, membro della commissione federale di esperti che sta stendendo il progetto di legge sulla cooperazione con il Tribunale Penale Internazionale dell'Aja, ha affermato che è possibile il disegno di legge possa essere adottato entro la fine del mese di marzo.
La commissione era stata creata dalla coalizione DOS e dalla coalizione montenegrina Insieme per la Yugoslavia, partner a livello federale (i partiti attualmente al governo in Montenegro non avevano partecipato per protesta alle scorse elezioni per il parlamento federale).
Secondo Bozovic la legge verrà adottata solo se "rispetterà i principi legati ai diritti umani e civili fondamentali, se rispetterà il principio della sovranità statale e gli impegni internazionali sottoscritti dalla Federazione Jugoslava". Si dovrebbe a suo avviso andare verso un compromesso ed una revisione delle tre proposte attualmente in discussione: quella redatta dal precedente ministro della giustizia federale Momcilo Grubac, quella sostenuta dal Partito democratico della Serbia del premier Djindjic e la proposta proveniente dal ministero della giustizia della Serbia (11.03.02, Glas Javnosti).