Concluso il primo turno delle elezioni presidenziali in Serbia. Riportiamo alcune reazioni di analisti e politici sulla votazione. In molti preoccupati per l'alto numero di voti guadagnati dagli ultranazionalisti.
Domani, 3 ottobre, verrà annunciato ufficialmente se ci sarà un secondo turno delle presidenziali, nel caso in cui nessuno dei candidati abbia conquistato abbastanza voti.
È stato calcolato che il 55% degli aventi diritto ha votato a queste elezioni, che pur essendo un basso numero è stato sufficiente per considerare valide le elezioni. I due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti alle elezioni del 29 settembre sono Vojislav Kostunica e Miroljub Labus.
Secondo la Commissione serba per le elezioni (RIK) in testa ci sarebbe Kostunica con il 31,34% di voti, mentre Miroljub Labus ha ottenuto il 27,47% (B92, 30 ottobre 2002). Vojislav Seselj che ha ottenuto quasi il 23% di voti si è piazzato al terzo posto. Gli altri candidati non hanno ottenuto più del cinque percento dei voti ciascuno.
Le elezioni che si sono tenute il 29 settembre saranno ricordate per il basso numero di votanti, ma anche perché il candidato dell'estrema destra Vojislav Seselj ha raggiunto quasi il 23%.
Il leader del Partito radicale serbo, Vojislav Seselj ha conquistato la maggioranza dei voti nelle municipalità del Sud della Serbia, come Bujanovac e Medvedja, e anche nelle municipalità del Kosovo settentrionale.
Seselj ha registrato una vittoria innegabile a Kursumljia, Prokupljie, Blac e Zitoradja ("Danas" 1 ottobre).
Il candidato che ha conquistato il maggior numero di voti in Vojvodina è Miroljub Labus. L'alto funzionario del Partito democratico (DS) Bojan Pajtic ha affermato che attualmente è la Vojvodina che ha portato Labus al secondo turno del ballottaggio. Per esempio a Novi Sad, Miroljub Labus ha conquistato il 37,5%, mentre Kostunica si è aggiudicato circa il 23%. Ancora Seselj ha conquistato un grossa percentuale, prendendo il 26.44% dei voti di Novi Sad. Seselj ha ottenuto il 38% dei voti nella regione di Srem, in città come Indjija, Stara Pazova, Sremska Mitrovica, ecc.
Interessanti sono i dati delle elezioni delle municipalità di Novi Pazar, Tutin e Sjenica, dove secondo i risultati degli uffici regionali del CeSID, Labus ha vinto il 91% dei voti a Novi Pazar, mentre addirittura il 94% a Tutin.
Alcune reazioni
Il ministro serbo delle finanze, Bozidar Djelic ha espresso la sua soddisfazione per gli esiti delle elezioni. Djelic ha spiegato che i due candidati hanno entrambi contribuito a far cadere il precedente regime ed ora stanno correndo per il posto di presidente della Serbia. Egli ha inoltre aggiunto che è più che soddisfatto per il fatto che oltre il 30% dei votanti abbia appoggiato le riforme economiche, che è più di qualsiasi altro paese in transizione. Djelic ha anche commentato di non essere particolarmente sorpreso del fatto che il Partito radicale serbo abbia conquistato così tanti voti ("Danas" 1 ottobre).
Dall'altro lato invece, il leader della Lega dei socialdemocratici della Vojvodina e presidente dell'Assemblea della Vojvodina Nenad Canak ha detto che per lui l'alta percentuale di voti di Seselj è proprio una sorpresa. Canak ha aggiunto che gli estremisti insoddisfatti che hanno appoggiato l'opzione Kostunica, ora sono ritornati alle percentuali d'origine. Canak ha anche affermato che chiaramente Kostunica è uscito sconfitto dalle elezioni ("Danas", 1 ottobre).
Il Movimento nazionale di resistenza (Otpor) ha commentato le elezioni esprimendo la propria soddisfazione per il fatto che le elezioni siano riuscite, ma aggiungendo che il 55 percento è un segnale che mostra come la maggioranza dei cittadini della Serbia non sia affatto interessata ai programmi dei candidati. Otpor ha anche ricordato che la maggioranza dei giovani non ha votato, aggiungendo che, al contrario, le forze arretrate serbe rappresentate dal candidato del Partito radicale serbo hanno votato in gran numero, cosa che secondo Otpor mostra quanto la democrazia in Serbia non sia stata ancora realmente resa stabile.
Il leader dell'Unione degli ungheresi della Vojvodina e vice presidente del governo serbo, Jozef Kasa, ha sostenuto che le minoranze nazionali hanno votato per Miroljub Labus al primo turno delle elezioni presidenziali. Kasa ha detto che la Serbia non è uno stato fascista come si potrebbe concludere dal numero dei voti ottenuti da Seselj, ma che questo problema deve essere affrontato.
L'alto funzionario del Partito democratico dei socialisti (DPS), Igor Luksic ha commentato dicendo che i votanti in Serbia hanno ancora un orientamento nazionalistico.
L'editorialista del quotidiano "Danas", Svetlana Logar, ha ribadito che ci si attendeva che gli elettori compresi fra i 18 e i 29 anni non andassero a votare, gli stessi che - secondo le sue parole -appoggiano Labus. La Logar ha inoltre detto che è noto che la Vojvodina è divisa in diverse frazioni politiche, e che quindi i risultati di Seselj non sono sorprendenti. Logar ha spiegato che c'è stata una lotta nell'ambiente dell'estrema destra in Serbia dopo che Milosevic è stato estradato al TPI.
L'analista Stjepan Gredelj ha dichiarato che la vittoria di Labus sarebbe una sorpresa più di questi risultati, spiegando che per la maggior parte degli elettori, Kostunica non è che la sostituzione di Slobo (diminutivo di Slobodan Milosevic). Gredelj ha inoltre affermato che il secondo turno delle elezioni potrebbe registrare anche un numero minore di partecipanti.
Probabilmente il secondo turno si terrà il 13 ottobre. La RIK ha annunciato che al secondo turno ci saranno i due candidati che hanno raggiunto il maggior numero di voti durante il primo turno. Sarà necessario che più del 50% della popolazione vada a votare e nel caso in cui nessuno dei candidati dovesse ottenere voti sufficienti, si dovranno ripetere le elezioni.
Al secondo turno c'è la possibilità che gli altri partiti diano il loro appoggio ad uno dei due candidati al ballottaggio, ossia Labus e Kostunica.
"Danas" scrive il primo ottobre che potrebbe accadere che tutti i partiti, eccetto quelli che sostengono il primo ministro serbo Zoran Djindjic e il candidato Labus, possano dare il loro appoggio a Kostunica. I partiti potenziali sostenitori di Kostunica sono per esempio il Partito socialista serbo (SPS), il Partito radicale serbo (SRS), il Partito per il rinnovamento serbo (SPO) e alcuni altri partiti di estrema destra come il Partito di unione serba (SSJ), già guidato da Arkan.
Il mandato dell'attuale presidente della Serbia, Milan Milutinovic, scade il 5 gennaio 2003.
Vedi anche:
Presidenziali come sono andate nel sud della Serbia?