Presentati i primi risultati di un programma volto a sensibilizzare le istituzioni locali alla tutela ambientale.
Il Ministero della salute e dell'ambiente ha recentemente finanziato un progetto promosso dall'associazione con sede a Bor, Serbia centro-orientale, "Giovani ricercatori per l'ecologia".Il progetto si propone di coinvolgere le amministrazioni locali in programmi di salvaguardia ambientale.
Già a partire dal febbraio sino all'aprile di quest'anno sono stati organizzati in tutta la Serbia e non solo, da Nis a Kotor in Montenegro, sino a Kavadarac in Macedonia, seminari, campi di lavoro, incontri con le amministrazioni locali, workshop ecc. per iniziare a sensibilizzare la popolazione su queste questioni.
Il presidente dell'Associazione di Bor, Toplica Marjanovic, ha chiarito come il coinvolgimento delle ONG, delle autorità municipali, dei media, delle scuole, dei centri culturali ecc. è di fondamentale importanza per la ben riuscita del progetto proprio perché quest'ultimo è rivolto alla comunità locale nel suo complesso.
Tra le iniziative che questo progetto ha fatto nascere ricordiamo un "numero S.O.S" a Nis dove i cittadini possono chiamare per denunciare situazioni di inquinamento dell'area in cui vivono. Più della metà delle persone che ne hanno sino ad ora fatto utilizzo lamentano il continuo restringersi, in città, delle aree destinate al verde, il 10% denuncia invece la mancanza di cassonetti e di strutture che mettano il cittadino nella condizione di non inquinare.
Il Forum Yugoslavo per la protezione del Danubio (DEFYU) ha promosso un confronto e dibattito pubblico su di un Piano locale per l'ecologia che tutte le municipalità serbe dovrebbero adottare e sul quale dovrebbero discutere ed impegnarsi.
Ma, oltre ad iniziative volte a confrontarsi intellettualmente sulla questione, l'Associazione dei giovani ricercatori sull'ecologia ha promosso anche iniziative concrete di sensibilizzazione. Grazie all'organizzazione di alcuni campi di lavoro internazionale si è proceduto ad esempio alla ripulitura e sistemazione del Zlotski Canyon, nei pressi della città di Zajecar, est del Paese, effettuata da giovani volontari provenienti dalla Bulgaria, Macedonia, Repubblica Ceca, Svizzera, Ungheria e Giappone.
Alcune autorità locali hanno già costituito inoltre all'interno delle proprie amministrazioni strutture competenti sulle questioni ambientali. A Nis ad esempio sono stati stabiliti a questo proposito due comitati, formati da consulenti e tecnici, mentre a Kotor, Montenegro, è stato stabilito un assessorato all'ambiente ed alla protezione dei beni culturali ( Danas, August 19).