Prossima la riforma dell'università che ancora funziona in base a norme approvate durante l'era Milosevic. I rettori delle sei università serbe si sono ritrovati a Nis ed hanno discusso in particolare di finanziamenti.
Agli inizi di febbraio si è tenuto a Nis un incontro dell'associazione che rappresenta tutte le università della Serbia. L'associazione ha un gruppo decisionale costituito dai rettori e vice-rettori delle sei università del Paese. Le questioni principali affrontate hanno riguardato i finanziamenti alla formazione universitaria. Pur riconoscendo l'impegno dimostrato dal governo che ha, per il 2002, aumentato del 32% il budget a disposizione delle università, l'associazione ha ricordato come questo non sia sufficiente dato che si parte da una situazione drammatica nella quale il livello dei salari e lo stato delle strutture sono talmente bassi che l'incremento di budget, seppur a prima vista significativo, rischia di poco influire per un miglioramento della qualità del settore.
L'aspetto più dibattuto è stato quello del cosiddetto "fondo università", che, secondo la proposta del governo ed in linea con altre esperienze europee, dovrebbe essere controllato principalmente del ministero dell'educazione. Alle università sarebbe garantito un limitato accesso diretto ai fondi ed anche il managment dei propri fondi in banche private subirebbe restrizioni. Marijan Bogdanovic, Rettore dell' Università di Belgrado, ha insistito sul fatto che questo tipo di provvedimento limita notevolmente l'autonomia dell'università e per questo occorre opporsi. "E' impensabile dover richiedere un permesso al ministero dell'educazione ogniqualvolta si desideri lavorare ad un proprio progetto" ha dichiarato. Su una posizione diversa il vice-rettore dell'Università di Nis, Marko Sekulovic, che ha ricordato come "riferendosi ad università statali si deve permettere che finanziariamente vi sia un controllo del governo; perlomeno il ministero deve sapere come viene utilizzato il denaro messo a disposizione nel budget".
Nel prossimo futuro si prevedono nuovi incontri tra i rettori (Narodne Novine, 05.02.02).