Nei prossimi mesi aumenterà di più del 40% il prezzo dell'energia elettrica. Il Ministro delle finanze Djelic ne spiega le ragioni e cerca di placare il malcontento annunciando che prezzi di pane e generi alimentari base non aumenteranno.
Il Ministro delle finanze Bozidar Djelic ha negli scorsi giorni commentato gli annunciati rincari dei prezzi in Serbia per i prossimi mesi. "Il prezzo del pane e di altri generi alimentari fondamentali non subiranno modifiche" - ha assicurato - "e vi saranno continue ispezioni per verificare che questo avvenga con multe per i produttori e fornitori che infrangerenno i prezzi stabiliti dal Governo". Djelic ha poi affermato che niente si potrà invece fare per bloccare l'aumento dell'energia elettrica, della quale è previsto un rincaro che sfiorerà il 40%. Questo andrà a pesare naturalmente in modo radicale sul budget delle famiglie."Se quelli che consumano elettricità non pagano regolarmente, tutti noi saremo costretti a subirne le conseguenze con restrizioni e tagli", ha tenuto a chiarire poi Djelic.
Il Ministro delle finanze ha inoltre negato la contestazione che i salari, seppur cresciuti nominalemente, sarebbero diminuiti in termini reali: "In media i salari superano del 40% il costo base della vita; questo non è certo molto, ma dimostra tuttavia una crescita stabile e costante".
"Per la fine dell'anno ci si aspetta un aumento dei salari dal 4 al 6%. Non ci si può aspettare di più sino a quando la produzione non sarà riattivata su larga scala, siamo al massimo livello salariale che il livello attuale di produzione permetta", ha concluso il Ministro, facendo intendere che certo le difficoltà per i cittadini della Serbia continueranno.
Intanto vi è stata una prima reazione all'annuncio del rincaro sulla bolletta elettrica delle associazioni dei pensionati. Il sindacato dei pensionati "Nezavisnost" (Indipendente) ha invitato i suoi associati a scendere in piazza il prossimo giovedì a Belgrado per dimostrare "l'insoddisfazione per l'aumento dei prezzi dell'elettricità che sfioreranno il 50%" (Tanjug, 24.06.02).