In Serbia e Montenegro fanno discutere le recenti dichiarazioni del ministro degli esteri federale Goran Svilanovic: durante una conferenza tenutasi ad Alpbach il 27 agosto scorso, Svilanovic ha descritto il suo paese come uno "stato semi-mafioso", dove sono ancora presenti tutte le vecchie strutture di potere. In questa fase anzi si stanno confrontando tre forze di governo parallele e interconnesse: quelle facenti capo al passato regime di Milosevic, quelle del nuovo corso politico e quelle del crimine organizzato. "Queste tre forze - ha aggiunto il ministro - sono così interrelate tra loro, che a volte non sai bene con quale stai trattando". Svilanovic ha poi affermato che la lotta contro il crimine organizzato ha un'importanza vitale per la Jugoslavia, paese che deve passare attraverso un profondo processo di transizione. In ciò dovrebbe essere aiutata dalla comunità internazionale, ma - ha osservato ancora il ministro degli esteri jugoslavo - l'impressione è che in Europa e negli Stati Uniti manchi completamente un pensiero strategico sul futuro dei Balcani.
In Serbia e Montenegro fanno discutere le recenti dichiarazioni del ministro degli esteri federale Goran Svilanovic: durante una conferenza tenutasi ad Alpbach il 27 agosto scorso, Svilanovic ha descritto il suo paese come uno "stato semi-mafioso", dove sono ancora presenti tutte le vecchie strutture di potere. In questa fase anzi si stanno confrontando tre forze di governo parallele e interconnesse: quelle facenti capo al passato regime di Milosevic, quelle del nuovo corso politico e quelle del crimine organizzato. "Queste tre forze - ha aggiunto il ministro - sono così interrelate tra loro, che a volte non sai bene con quale stai trattando". Svilanovic ha poi affermato che la lotta contro il crimine organizzato ha un'importanza vitale per la Jugoslavia, paese che deve passare attraverso un profondo processo di transizione. In ciò dovrebbe essere aiutata dalla comunità internazionale, ma - ha osservato ancora il ministro degli esteri jugoslavo - l'impressione è che in Europa e negli Stati Uniti manchi completamente un pensiero strategico sul futuro dei Balcani.