Prima l'offerta del posto redattore culturale nel programma italiano dell' emittente televisiva capodistriana. Poi la marciaindietro: nella sede centrale di Lubiana sul nome di Franco Juri, giornalista indipendente, vignettista e collaboratore da anni di Osservatorio è stato messo il veto. Una nostra traduzione
Di Vanja Pirc, Mladina (pubblicato il 21 marzo 2008)
Circa un mese fa il redattore responsabile del programma italiano di "TV Capodistria", Robert Apollonio, si è rivolto a Franco Juri, giornalista indipendente e vignettista, proponendogli, in nome della direzione del centro regionale radiotelevisivo di Capodistria, di accettare l'incarico di redattore culturale nel programma italiano dell' emittente televisiva capodistriana .
Juri si è preso un po' di tempo per pensarci, e alla fine ha deciso di accettare l'offerta. L'ambito della cultura e il lavoro televisivo gli sono vicini, e con "Radio e TV Capodistria" collabora ormai da 33 anni. Inoltre è un esponente della minoranza italiana. Alla dirigenza capodistriana ha quindi inoltrato i documenti necessari, che attestano la sua istruzione universitaria, l'esperienza lavorativa, la conoscenza di quattro lingue e la cittadinanza slovena: la documentazione conferma che in un bando di concorso soddisfa tutte le condizioni necessarie per essere assunto.
Ma Juri non è diventato il nuovo redattore culturale del programma italiano di "TV Capodistria". Stando alle nostre fonti, perché alla sua nomina si è opposta la direzione di Lubiana. La sua assunzione sarebbe stata osteggiata personalmente dal direttore generale della "RTV Slovenia" Anton Guzej, che alla dirigenza della RTV capodistriana - che in passato ha sempre scelto i propri quadri autonomamente - avrebbe spiegato che le possibilità di assumere Juri sono praticamente nulle in quanto l' età del candidato non è in sintonia con le direttrici della RTV Slovenia in tema di assunzioni.
Franco Juri ha 51 anni. Lo stato gli chiede ancora 14 anni di lavoro e pagamento dei contributi obbligatori. Dal punto di vista legale non può essere considerato un lavoratore anziano, in quanto la legislazione concernente i diritti dei lavoratori prevede una tutela particolare alla fascia di età che supera i 55 anni. La presunta dichiarazione di Guzej è discutibile anche per un altro motivo; come sostengono al ministero per il Lavoro e la Famiglia, non deve esserci nessuna discriminazioni nelle assunzioni, nemmeno relative all'età del candidato.
E se il datore di lavoro non rispetta queste norme? "Nel caso di una violazione del divieto di discriminazione, il datore di lavoro è responsabile nei confronti del candidato o del lavoratore anche in termini di indennizzo".
E' piuttosto difficile, però, che Juri, riesca a dimostrare che Guzej lo ha discriminato in base all'età, dato che lo avrebbe fatto entro una cerchia ridotta e comunque prima della formalizzazione di un bando di concorso. Abbiamo chiesto personalmente a Guzej se sia vero che abbia respinto l' assunzione di Juri perché considerato "troppo anziano", ma il direttore generale ha preferito non rispondere a questa domanda. Al suo posto ha risposto il suo vice, Antonio Rocco, responsabile dei programmi televisivi a favore della comunità nazionale autoctona italiana in Slovenia. Rocco ci ha spiegato che all'inizio dell'anno, nel centro regionale della RTV di Capodistria, hanno deciso di evidenziare una rosa di nomi tra i quali scegliere quello adatto ad assumere il posto di redattore culturale alla televisione: tra questi c'era pure Franco Juri.
"In accordo con il direttore generale della "RTV Slovenia", Anton Guzej, e in sintonia con le direttrici strategiche dell'ente pubblico e del piano programmatico-finanziario per il 2008, la dirigenza del programma italiano ha deciso di rinunciare all'assunzione di un redattore culturale, per cui il bando di concorso non è stato pubblicato. In alternativa lo abbiamo fatto per un posto di lavoro nel programma informativo, un posto di lavoro che è stato già occupato".
Stando alle nostre informazioni, quel posto di giornalista era comunque previsto, visto che la centrale lubianese aveva concesso alla TV di Capodistria due assunzioni per l'anno 2008.
I veri motivi della mancata assunzione di Juri sono probabilmente altri. Anche se non appartiene ad alcun partito politico, disturba il fatto che sia fratello di Aurelio Juri, deputato dell'opposizione socialdemocratica. Ancor più problematico è forse il suo atteggiamento critico nei confronti della situazione dei media in Slovenia. Juri fu tra gli oppositori alla nuova legge sulla "RTV Slovenia", legge che ha portato al vertice della stessa Guzej e la sua squadra. E' tra i firmatari della petizione contro la censura e le pressioni sui media in Slovenia, petizione che parla anche del controllo governativo della RTV.
Nella sua lettera indirizzata a Guzej, nella quale chiede al direttore generale spiegazioni sulla sua mancata assunzione, Juri ricorda che esprime sempre quanto pensa e che questo fatto è diventato evidentemente problematico al punto che il suo diritto ad un'occupazione in un ente pubblico, anche se nel programma minoritario, gli viene negato.
Nonostante la lettera gli sia stata recapitata due volte, Guzej non ha risposto alla missiva. Di recente Juri è stato estromesso anche da un altro mezzo di comunicazione controllato indirettamente dal governo, il quotidiano Primorske novice (di Capodistria), sul quale pubblicava regolarmente vignette satiriche, e che a luglio ha interrotto il contratto di collaborazione. Quando venne informato delle difficoltà finanziarie del giornale, Juri si offrì di collaborare gratuitamente, ma la direttrice del giornale, Suzana Zornada Vrabec, rifiutò l'offerta in quanto giudicata "non corretta" per gli altri collaboratori.