Il 24 maggio scorso in un villaggio rumeno è esploso un camion carico di ammoniaca. 18 i morti. Le autorità, in fretta e furia, sono intervenute ricostruendo la strada e rischiando di cancellare molte prove di quanto è avvenuto.
Dopo la monogamia televisiva di Ceausescu il numero delle reti pubbliche e private in Romania è esploso. Molte di queste ultime sono però indebitate con lo Stato. "Un modo, per il mondo della politica, di controllarle", denunciano le ONG.
Il primo maggio al confine tra Romania ed Ungheria i più spaesati erano i camionisti. Molti di loro venivano rimandati indietro. "Ma che succede? Nessuno ci aveva avvertito di nulla. Cos'è cambiato?". L'allargamento visto dal di fuori.
Lupi, linci ma soprattutto orsi. Tutte specie protette che però in Romania si continuano a cacciare. Vi sono troppi esemplari e poi sono specie pericolose, le scuse delle autorità romene. Per sparare molti arrivano dall'estero, un vero e proprio business.
Mentre il governo rumeno dà il via libera a nuove adozioni internazionali, il Parlamento europeo denuncia la scarsa tutela dei minori adottati e sollecita una normativa più restrittiva sulla questione.
La Romania è da poche settimane membro della NATO. Ma Bucarest aveva già iniziato con entusiasmo ad adempiere alle proprie responsabilità nei confronti dell'Alleanza: soldati rumeni sono già in Bosnia, Afghanistan ed Iraq.
Le autorità rumene dicono di aver provato di tutto, ma di non essere ancora riusciti a convincere i turisti internazionali a visitare la Romania. Ora puntano sulla valorizzazione delle aree naturali.
Così vicino ma così lontano. E' questo lo slogan del nuovo rapporto tra la Romania ed i suoi vicini, precisamente con quelli che non sono in corsa verso l'Ue.
10.000 italiani risiedono a Timisoara, ovest della Romania. Una città che oramai fa parte della rete produttiva del Nordest. Ma se l'Italia dal 1997 è la principale partner commerciale è solo al sesto posto in termini di investimenti.
Una legge del 2001 prevede la restituzione di immobili e terreni sequestrati nel 1947. Lo Stato promette risarcimenti ma non ha soldi. Molti cittadini si sono allora rivolti alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.
L'aut aut della Chiesa ortodossa è netto. Nessuno potrà presentarsi ad elezioni pena l'allontanamento dal sacerdozio. L'opposizione plaude, il Partito Socialdemocratico è critico ma l'opinione pubblica è dalla parte delle gerarchie ecclesiastiche.
Elezioni locali, elezioni politiche, elezioni presidenziali. Si terranno tutte quest'anno in Romania, le ultime due in autunno-inverno. E tira già aria di campagna elettorale ...
In Romania un movimento dei Secui, sino ad ora considerati gruppo all'interno della minoranza ungherese, mettono in crisi la rappresentanza parlamentare di quest'ultima. Nell'anno delle elezioni politiche.
Nel 2004 la Romania dovrà chiudere i capitoli negoziali ancora aperti se vuole aspirare ad entrare nell'Unione nel 2007. Ma le riforme procedono con lentezza e, nonostante il forte desiderio dei cittadini romeni di farne parte, l'UE resta ancora lontana.
A breve la Romania entrerà nella NATO, uno degli obiettivi primari della politica estera di Bucarest sembra così essere presto raggiunto. Per l'Osservatorio sui Balcani scrive Mihaela Iordache
Dal 2001 Bucarest ha introdotto una moratoria sulle adozioni internazionali. Bloccate sino a quando non verranno approvate normative che tutelino i diritti dei minori. Ma l'iter parlamentare delle nuove leggi procede lentamente.