Un gruppo di Ong albanesi, tra le quali l'Albanian Helsinki Committee e l'Albanian Human Rights Centre, si è espressa in una dichiarazione pubblica congiunta in relazione agli eventi di questi giorni. Il gruppo chiede vengano avviate immediate indagini sull'uccisione dei manifestanti a Tirana e invita governo e opposizione al dialogo nella ricerca di soluzioni condivise
Fonte: Oneworld SEE - Oneworld Platform for Southeast Europe
Un gruppo di Ong albanesi, in una dichiarazione pubblica congiunta, ha invitato i partiti politici in Albania a sedere ad un tavolo di confronto e trovare una soluzione sostenibile dopo i fatti del 21 gennaio scorso, temendo una nuova escalation della violenza e lo spargimento di altro sangue.
“Sino ad ora vi sono stati tre morti e dozzine di cittadini feriti. E' un prezzo che gli albanesi e l'Albania non meritano di pagare. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alle famiglie delle tre persone uccise durante le proteste. Chiediamo vengano fatte indagini rapide e professionali sull'uccisione di civili disarmati e sull'uso eccessivo della forza da parte della polizia e della Guardia nazionale”, si afferma nel comunicato delle Ong.
Le Ong invitano i politici del Paese ad opporsi al linguaggio del conflitto e ad effettuare urgentemente passi per risolvere in modo duraturo questa situazione di tensione.
“Ci appelliamo al primo ministro e al leader dell'opposizione affinché si siedano immediatamente ad un tavolo e individuino soluzioni concrete alla crisi. Siamo convinti che sia assolutamente tempo per avviare un dialogo serio e per trovare un nuovo consensus politico in Albania”, si afferma nel comunicato.
Le Ong inoltre hanno espresso la loro preoccupazione per la presenza di bambini durante le proteste, invitando tutte le famiglie ed i partiti politici a non permettere che questo avvenga nuovamente e a prendersi cura della loro integrità psicofisica.
“La situazione attuale richiede che l'intera società civile si svegli dall'apatia e giochi il ruolo chiave che ha in una società democratica, in un paese che è membro della NATO e che mira ad entrare nell'Unione europea”, hanno affermato le associazioni che hanno sottoscritto la dichiarazione.
La dichiarazione è stata sottoscritta da: Albanian Human Rights Group; Open Society Foundation Albania; Independent Forum of Albanian Women; Albanian Helsinki Committee; PINK Embassy; Counselling Line for Women and Girls; Centre for Legal Civil Initiatives; Children’s Human Rights Centre of Albania (CRCA); Gender Alliance for Development Centre; Refleksione Association; Children’s Rights Research and Information Centre; ALO 116- Children Help-Line; “Useful for Albanian Women” Association; Albanian Human Rights Centre.