Diversi soggetti del territorio trentino, supportati dalla Provincia Autonoma di Trento, hanno costruito negli anni una relazione profonda con alcune aree dei Balcani occidentali. Punto nodale delle attività promosse con i fondi stanziati dalla Provincia è la formazione
Le attività di cooperazione con diverse aree dell'ex-Jugoslavia hanno alimentato una serie di rapporti che sono cresciuti via via che si moltiplicavano gli interventi e i settori della società interessati.
Nello specifico si possono individuare tre aree che esprimono una relazione privilegiata con la comunità trentina, in considerazione dell'intensità del rapporto, dei volumi di finanziamento e della densità dell'interscambio culturale: le municipalità di Prijedor (Republika Srpska di Bosnia), Kraljevo (Serbia meridionale) e Pec/Peja (Kosovo). Queste realtà, paradigmatiche della dissoluzione della Jugoslavia e della fase post-conflitto, sono fortemente rappresentative delle sfide che le società balcaniche stanno affrontando in ambito sociale, culturale, economico e politico.
Come in altri casi la nascita della cooperazione con queste aree trova la sua origine negli anni dell'emergenza. Oggi sono relazioni che vengono periodicamente formalizzate attraverso la stipula di accordi territoriali, protocolli d'intesa e frequenti viaggi transadriatici in un senso e nell'altro di delegazioni istituzionali, ma che prendono forza dal coinvolgimento di una vasta ed etereogenea gamma di attori della società civile e del comparto produttivo, soprattutto cooperative artigianali e agricole.
Di fatto i rapporti non sono gestiti e curati direttamente dall'ente provinciale ma da associazioni miste - che raggruppano soggetti pubblici e privati - le quali coordinano gli interventi sui fondi che la Provincia Autonoma mette loro a disposizione.I soggetti che gestiscono per conto della provincia le relazioni e le attività sono tre:
- Associazione Progetto Prijedor
- Associazione Tavolo Trentino con la Serbia
- Tavolo Trentino con il Kosovo
Scarica il documento completo: Il Trentino e i Balcani occidentali: il ruolo delle attività di formazione pdf 130 KB