Il giorno della caduta del confine Kinoatelje ha promosso l'iniziativa Eu-foria. Un videoconfessionale per rivelare peccatucci di contrabbando, e poi concerti e rassegne cinematografiche
Di tutte le città slovene, Nova Gorica sarà quella che avvertirà in modo più profondo la caduta dei confini. Anche noi, collaboratori ed amici del Kinoatelje, associazione culturale transfrontaliera, vogliamo prendere parte a questo evento con il nostro progetto Eu-foria.
L'ultimo giorno prima della caduta del confine (giovedì, 20 dicembre, dalle 17 alle 24) l'ufficio doganale in via San Gabriele, dove per decenni ci veniva chiesto se abbiamo "qualcosa da dichiarare", si è trasformato in una sorta di "video-confessionale" in cui ognuno ha potuto finalmente dichiarare ciò che non ha mai avuto il coraggio di dire ai doganieri. Si è trattato di una manifestazione organizzata dai collaboratori ed amici del Kinoatelje, che da anni s'impegna per la conservazione del patrimonio culturale, registrando i ricordi e gli eventi lungo il confine. »Per Nova Gorica tutto ciò è qualcosa di totalmente nuovo, infatti questa città è sorta nel 1948 proprio con il confine. Adesso la città resterà praticamente senza la causa che l'ha originata,« afferma l'autrice del progetto Eu-foria Anja Medved.
Nel giorno storico in cui si sono alzate le sbarre confinarie, nell'ufficio doganale di via San Gabriele Kinoatelje ha raccolto storie di contrabbando e altri ricordi sulla vita di confine. Gli abitanti che vivono al di qua e al di là del confine sono stati invitati a confessare i loro peccati di "contrabbandieri", lavando così la "colpa" pluriennale del confine. L' "assoluzione" è stata data da un caffè corretto, che simbolicamente ci riporta ai tempi in cui si contrabbandava dall'Italia in Jugoslavia il caffè, e dalla Jugoslavia in Italia la grappa.
L'operazione è parte del progetto Eu-foria, che ha lo scopo di conservare la memoria comune dei territori lungo il confine. In quest'occasione Kinoatelje ha invitato tutti coloro che hanno una videocamera, una macchina fotografica o un cellulare con fotocamera integrata a documentare gli eventi. Per poi consegnare il materiale ottenuto e diventare così collaboratori attivi del progetto di conservazione della memoria comune di confine.
C'è stata inoltre l'opportunità, per gli abitanti di ambedue le città, di farsi fare delle foto ricordo.
La manifestazione è stata arricchita da proiezioni transfrontaliere di filmati d'epoca tratti dall'Archivio cinematografico sloveno a cura di Anja Medved, il super8 "Pedalando in amicizia 1978" di Vili De Brea e il documentario "Kje je železna zavesa" (Dov'è la cortina di ferro?) di Mako Sajko. La festa è poi proseguita presso la stazione ferroviaria di Nova Gorica, in compagnia degli amici della Transa e dell'associazione studentesca Makin'GO, che hanno offerto un ricco programma con il concerto dell'Ante Upedanten Band, l'inaugurazione della mostra fotografica di Enrico Policardo e la proiezione di cortometraggi della maratona cinematografica transfrontaliera 6*60.