Che impatto hanno i fenomeni migratori sui diritti dei bambini? In questo reportage Cristina Bezzi, antropologa, visita la Moldavia romena, una delle aree più povere della Romania e più colpita dall'emigrazione

Alina

Alina è una ragazzina di quattordici anni, vive a Burineisti, un paesino vicino a Roman che è stato gravemente colpito dalle inondazioni nel 2008. I genitori di Alina sono partiti proprio in quel periodo per riuscire a mettere via un po' di soldi e riuscire a ricostruire una casa più grande visto che nella precedente, comunque andata distrutta, vivevano assieme alle due figlie, la nonna e uno zio. La loro è una famiglia fortunata perché è riuscita a rimanere unita nonostante le difficoltà. Quando i genitori sono partiti Alina aveva solo 11 anni e la sorellina 5; la madre riusciva a tornare una o due volte all'anno e la nonna si occupava di loro. Sebbene abbia solo 61 anni, la nonna è molto malata tanto che oggi è Alina a prendersi cura di lei e a svolgere tutte le faccende domestiche. Alina è sempre stata molto brava a scuola, vorrebbe continuare e specializzarsi nel settore del turismo, quest'anno dovrebbe andare in prima superiore a Roman, ma purtroppo non può permettersi di lasciare la nonna e la sorellina da sole tutto il giorno.

Nicu

Nicu è un ragazzino di nove anni, sveglio e vivace, che partecipa al programma del centro diurno Don Bosco della Caritas. La mamma è partita per l'Italia quattro anni fa e quindi vive con la nonna settantenne e la sorellina di sei anni in un quartiere della città di Iasi. I due bambini vivono con la nonna da quando hanno pochi mesi poiché la madre anche quando stava in Romania viveva con un uomo violento in un'altra casa. La mamma di Nicu non parla con i figli da anni, ma le voci in quartiere girano velocemente e a quanto pare la donna sta con un altro uomo con cui ha avuto una figlia che ora ha 18 mesi. Da anni Nicu dovrebbe sostenere un'operazione chirurgica molto delicata, ma non può farlo perché per questo sarebbe necessaria la firma della madre che è la legale rappresentante del figlio. La nonna sta pensando di far togliere per abbandono la rappresentanza legale alla madre per ottenerla lei, cosicché il piccolo Nicu possa essere operato, la sua paura è però che non le restino molti anni di vita e se lei morisse il nipotino andrebbe affidato ai servizi sociali. La donna ha numerosi problemi di salute, vive e mantiene i nipotini con la sua modesta pensione ma spesso i soldi non le bastano per pagarsi le medicine. Fortunatamente ci sono altri figli all'estero in Italia, Grecia, Spagna che ogni tanto le mandano qualcosa.

Madalin

La mamma di Madalin è partita per l'Italia quando lui aveva quattro anni, inizialmente aveva trovato lavoro nell'agricoltura e negli ultimi anni come assistente domiciliare a casa di una persona anziana. Madalin vive con i nonni che lo seguono molto e che ricevono dei soldi da parte della madre ogni mese. La madre è partita prima delle inondazioni a causa dei numerosi problemi con il marito alcolizzato. Anche il marito riceve dei soldi da parte della moglie con i quali sta costruendo una casa. Madalin ha paura del padre e sente molto la mancanza della madre, nonostante i nonni siano molto affettuosi e si occupino molto di lui. Qualche giorno fa Madalin ha compiuto gli anni e la nonna è andata a scuola con una torta per tutti i compagni di classe, a lui non sembrava vero. Tutti i pomeriggi il nonno infermo sulla sedia a rotelle lo segue nei compiti. Tuttavia Madalin a scuola ha spesso un atteggiamento aggressivo; i nonni non capiscono il motivo di tale atteggiamento e continuano a sostenere che il bimbo sia oramai abituato alla lontananza della madre, ma come mi fa notare l'assistente sociale che lo conosce bene, non è esattamente così.

Victor

Victor è un ragazzino di otto anni che frequenta il centro diurno della Caritas di Buirineisti. Victor vive con il padre, la nonna, la sorellina di sei anni e un fratello maggiore di 10 anni, che però va e viene da casa. Spesso i figli la notte non possono dormire a causa del padre che beve. I genitori si sono separati già prima che la madre partisse per l'Italia quattro anni fa. I due fratellini non parlano spesso con la madre che non spedisce a casa dei soldi. L'assistente sociale chiede a Victor se sente la mancanza della madre, Victor intimorito volge lo sguardo in alto a cercare quello del padre che però lo fissa con disapprovazione. Victor abbraccia l'assistente sociale e timidamente fa capire che la madre gli manca molto. L'assistente sociale cerca di fare capire al padre che è normale che il bambino senta la mancanza della mamma, ma il padre sotto gli effetti dell'alcool inizia ad imprecare contro sua moglie per essersene andata. Durante l'estate la sorella maggiore che vive in Italia con la madre era tornata a casa, allora il padre aveva mandato tutte e due le figlie fuori casa a dormire dicendo che anche loro non potevano che essere delle poco di buono.

Cristina Bezzi ha realizzato questo reportage nell'ambito del progetto di ricerca europeo "Children rights in action" dell'associazione L'Albero della Vita e di una ricerca post-dottorato sostenuta dalla Fondazione CARITRO. Il viaggio di ricerca si è svolto nella regione della Moldavia romena area particolarmente povera e interessata al fenomeno migratorio.

Video

Luoghi fortemente colpiti dalla migrazione. Ad andarsene soprattutto le donne, che lavorano come badanti in Italia, Spagna e Francia. Le immagini di un viaggio verso l'est della Romania

Su Radio 24 L'Altra Europa il tema delle migrazioni e dei cosiddetti "orfani bianchi". Con la ricercatrice di OBC Cristina Bezzi [dicembre 2011]

Il video-intervento della ricercatrice di OBC Cristina Bezzi al convegno "Children rights in action. Improving children’s rights in migration across Europe. The Romanian case" promosso dalla Fondazione L'Albero della vita in collaborazione con la Commissione europea e tenutosi a Milano lo scorso 15 dicembre

Convegno Children's rights in action

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Si è svolto il 15 dicembre 2011 a Milano, un convegno internazionale sulle conseguenze delle migrazioni sui minori: il caso Romania. Quali sono le ripercussioni della migrazione delle famiglie romene sui loro bambini? Quali le conseguenze psicologiche derivanti dal lasciare il proprio paese d’origine, per poi spesso farvi ritorno?
Per rispondere a queste domande nasce il progetto di ricerca che si occupa di esplorare questo fenomeno e di sviluppare buone pratiche al fine di ridurre la vulnerabilità dei bambini migranti e proteggere i loro diritti.

Dall'archivio

Quando i genitori lavorano all'estero

I padri e soprattutto le madri partono per l'estero. Spesso per garantire ai figli un futuro migliore. Ma loro rimangono a casa affidati ai parenti più stretti o a volte soli. Con gravi conseguenze innanzitutto psicologiche. Se ne discute in Romania. Una nostra traduzione

Romania, la vita spenta degli orfani bianchi

Una delle maggiori piaghe che affliggono la Romania, e sulla quale è sempre regnato il silenzio, riguarda i cosiddetti "orfani bianchi". Bambini rimasti in patria, privi della presenza dei loro genitori, emigrati alla ricerca di lavoro. Un articolo di Mihaela Iordache ripreso da Avvenire

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White Orphans, the enlargement's children

Romania’s 350,000 “white orphans” have been left behind by one or both parents, who emigrated to search for jobs and resources to grant their children a better future. During the “Left Behind” conference in May 2010 in Milan, Italy the “Albero della Vita” association presented the results of their study of the problem