Abbiamo lasciato per anni i paesi confinanti con la Siria ad affrontare da soli una crisi umanitaria spaventosa e ci siamo ricordati della guerra in Medioriente solo quando i profughi hanno preso la rotta balcanica. Adesso da struzzi ci stiamo trasformando in bestie feroci, disposti a tutto per arginare l'afflusso di richiedenti asilo. Arriveranno lo stesso. Adottare retoriche paranoiche e scelte securitarie, per far crescere le paure, per guadagnare facili punti politici, per non dover assumersi responsabilità nel trovare soluzioni ad una crisi complessa non è umano e rischia di distruggere l'Europa e farci pagare un prezzo enorme.

Ma è possibile resistere: rilanciamo con l’accoglienza che è necessaria, oltre che dovuta. Sono tante le iniziative già in corso, un arcipelago di resistenze che deve mettersi in rete e salvarci dal baratro in cui rischiamo di cadere. Questa sezione del nostro portale è a disposizione delle notizie e delle segnalazioni di voi lettori su chi ha deciso di reagire all'attuale deriva prendendosi delle responsabilità, agendo, provando a capirne di più.

Potete compilare il form qui sotto o scrivere direttamente a responsabilita@balcanicaucaso.org

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Notizie:

15 March 2016

The Balkan route shutdown is prompting a humanitarian crisis in Greece. The situation in the north of the country: interview with Despina Syrri

Brevi dal web:

Per approfondire
Il dossier

Thousands of refugees and asylum-seekers fleeing war and persecutions, are making a dangerous journey across the Balkans to enter the European Union. A Dossier

Il paper
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