Armenia: alle radici del vino

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16 March 2018

È nella regione dell'Ararat che la Bibbia narra approdi Noè, dopo il diluvio universale. Secondo una versione locale, dopo essersi dedicato all'agricoltura, Noè tornò sul monte Ararat per ringraziare Dio del dono della vite e del vino. Un fotoracconto di Luca Rossetti

Questo reportage è frutto di due mesi di lavoro sul campo al fianco di produttori e i lavoratori stagionali armeni. L'Armenia è un paese storicamente legato al vino. Dopo l'indipendenza del 1991 vi è stata una crescita esponenziale della produzione. Oggi, grazie agli investimenti dei numerosi armeni della diaspora, ai piccoli produttori che non hanno mai smesso di credere nelle potenzialità della propria terra, e alle nuove collaborazioni in campo internazionale, la produzione di vini di qualità sta tornando ai livelli della tradizione che da sempre contraddistingue questa magica regione. Recenti ricerche guidate da un gruppo di archeologi hanno individuato nell'area di Vayots Dzor una cantina risalente a 6100 anni fa.

Passato — Vahagn Gevorkian nella provincia del Vayots Dzor, area dove è stata ritrovata la più antica cantina del mondo risalente a 6100 anni fa

Grotte — Vayots Dzor, in questa provincia nel sud dell'Armenia si trova la cosiddetta “Grotta degli Uccelli”, risalente a circa 6100 anni fa, luogo mistico e contemplativo

Vigneto, Yeraskh Wine Factory, regione di Armavir.

Vendemmia, Zorah Wines, provincia di Vayots Dzor

In macchina — Vendemmia ad Aghavnadzor, provincia di Vayots Dzor

Grappolo di Areni, il vitigno più importante della nazione, provincia di Vayots Dzor

Susi, lavoratrice stagionale, provincia di Vayots Dzor

Donne in un vigneto ad Aghavnadzor, durante una pausa di lavoro. Provincia di Vayots Dzor

Brindisi — “Kenats”, brindisi, “per la vita” in italiano. Quale miglior augurio brindando in compagnia mentre il tintinnio dei bicchieri risuona allegro e spontaneo. Un gesto semplice, che ha il potere di unire due persone, un gruppo, una comunità…

Melograno, frutto sacro dell'Armenia. Rappresenta fecondità, fertilità e vita

Pausa caffè durante la vendemmia, provincia di Vayots Dzor

Mercato della frutta, nella città di Ijevan

“Lavash”, pane caratteristico della cultura gastronomica armena, si ritrova in qualsiasi pasto, dalla colazione alla cena. Leggero, sottile e praticamente privo di lievitazione si presta a molteplici ricette

Lavoratori, Yeraskh Wine Factory, regione dell'Ararat

Selezione delle uve, Alluria Wines, provincia di Armavir

Essicazione — Essiccazione delle uve, Gevorkian Winery, Yerevan

Pressatura, Ijevan Wine Brandy Factory, città di Ijevan

Anfore — Karas, l'anfora, emblema della produzione vinicola dell’intero Caucaso. Le anfore vengono usate sia in fase di fermentazione/vinificazione sia come affinamento del vino o come semplici contenitori. Trinity Canyon Vineyards, provincia di Vayots Dzor

Mosto, Van Ardi Wines, provincia di Aragatsotn

Pic nic — Picnic durante la vendemmia, provincia di Vayots Dzor

Festa — Khorovats, è il simbolo dei momenti di festa. Il piatto più rappresentativo dell’Armenia trascende dal mero cibo ed aggrega famiglie e amici

Bancarelle — Bancarella sulla strada di produttori di vino, villaggio di Areni, provincia di Vayots Dzor

Fedeli — Donne ai piedi del Khor Virap, importante monastero al confine con la Turchia

Sterrato — Nella regione del monte Ararat

Armenia: alle radici del vino

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