Infanzia in Kosovo

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25 February 2014

Una sala con giochi per bambini in un Centro servizi alla famiglia di Fushe Kosovo/Kosovo Polje, aperto e gestito dall'ONG Amici dei Bambini con il contributo del Mae. Ed uno sguardo delicato, per raccontare un'infanzia ferita. Foto e testo di Matthias Canapini

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"Incuriosito entro nella stanza da gioco. Puzzle, pupazzi, fogli e colori da disegno, peluche, tende, libri, palloni e birilli. Mentre nell'altra stanza tengono la riunione settimanale coi genitori affidatari, io mi avventuro in questo universo colorato".
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"I bambini mi guardano perplessi, poi iniziano a sorridere e giocare come un attimo prima che arrivassi".
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"Aiuto i bambini a preparare una frittata, ma all'invito di assaggiare l'uovo di plastica rimango perplesso, facendoli scoppiare in una risata collettiva".
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 "Chiedo i loro nomi. C'è Ardita, Elmedina, Elhame, Shqipe, Leon, Butrini e Fjolla, ognuno coi suoi occhi in grado di trasmetterti qualcosa. Ognuno con un suo sorriso che questa società ingiusta non cancellerà mai".
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 "Questi bambini (dai 3 ai 10 anni) provengono da contesti più svariati. Chi è stato allontanato dal padre perché mentalmente instabile, o perché la madre è tossicodipendente e si prostituisce per comprare eroina".
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 "Le reazioni dei bambini quindi dipendono dalle situazioni da cui provengono. Molti inizialmente però si dimostrano timidi e chiusi, refrattari anche ad un minimo contatto fisico".Matthias Canapini, Pristina - 2/7/2013
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Matthias Canapini si occupa di reportages foto giornalistici muovendosi come freelance e collaborando con ONG locali o internazionali. Ha viaggiato nei Balcani, Turchia e Caucaso per documentare svariate tematiche, dalle proteste in Bulgaria alle adozioni in Kosovo, dal ricordo del genocidio di Srebrenica alle linee ferroviarie in Albania. Passando per la memoria del Vajont e la resistenza della Valsusa. Durante l’ultimo viaggio è entrato due volte in Siria (agosto e dicembre) per documentare le condizioni dei campi per sfollati siti a qualche km dal confine. Per contatti o informazioni: canapini.matthias@gmail.com o fb.