Tre paesi balcanici, Albania, Kosovo e Macedonia del nord si sono detti disponibili ad ospitare temporaneamente civili afgani in fuga dal paese dopo la caduta di Kabul nelle mani dei talebani vittoriosi. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [16 agosto 2021]
Sono immagini cruente e terribili quelle che nelle ultime ore arrivano da Kabul, la capitale dell'Afghanistan: dopo l'ingresso in città dei talebani, migliaia di persone – soprattutto chi ha collaborato con le truppe occidentali, presenti nel paese da vent'anni – hanno preso d'assalto l'aeroporto, nel tentativo di fuggire.
Con la vittoria dei fondamentalisti islamici, che tornano al potere dopo il ritiro del contingente americano deciso dal presidente Joe Biden, saranno tanti quelli che proveranno ad abbandonare l'Afghanistan per mettersi al sicuro.
E non pochi potrebbero farlo attraverso tre paesi balcanici: Albania, Kosovo e Macedonia del nord nelle scorse ore hanno risposto positivamente alla richiesta di Washington di ospitare, almeno temporaneamente, cittadini afgani in attesa di ottenere un visto per gli Stati Uniti.
Il primo a rispondere all'appello è stato il premier albanese Edi Rama. In un messaggio su Facebook, Rama ha confermato la disponibilità del paese “non solo perché ce lo chiedono i nostri alleati, ma perché siamo l'Albania”. Sulla stessa linea d'onda il Kosovo, che ha detto sì “senza esitazione” agli USA, definiti “il nostro principale alleato e partner strategico”, e la Macedonia del nord, con un impegno confermato dal primo ministro Zoran Zaev.
Per Albania, Kosovo e Macedonia del nord l'obiettivo principale è quello di dimostrare agli Stati Uniti di essere partner affidabili nel momento del bisogno. Non è ancora chiaro quanti cittadini afgani potrebbero transitare nei tre paesi, ma con tutta probabilità il numero dovrebbe essere nell'ordine delle centinaia.
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