Il 2008 sarà un anno importante per lo spazio ex-sovietico. La Russia e le tre Repubbliche di Georgia, Armenia e Azerbaijan rinnovano la massima carica dello Stato. Un'analisi di Marilisa Lorusso (marilisalorusso.blogspot.com)
Fonte: DIREonline
Il 2008 sarà un anno importante per lo spazio ex-sovietico. La Russia affronta le elezioni presidenziali con un presidente, Vladimir Vladimirovič Putin, che ha esaurito i mandati concessigli dalla Costituzione, ma che gode di ampissimo consenso e la cui leadership è stata ulteriormente legittimata dalle recenti elezioni parlamentari. Nonostante le accuse di brogli e le perplessità espresse dalla comunità internazionale sui risultati elettorali resi pubblici, è indubbio che la popolarità del Presidente è dilagante, e che non vi sono credibili sfidanti sul piano del sostegno diffuso.
Consapevole della propria forza politica, e in conformità con l'immagine che di sé ha creato, Putin non si è abbandonato a volgari e plateali trionfalismi dopo le elezioni che hanno consegnato la maggioranza parlamentare assoluta al suo partito. Già il tre dicembre, nell'edizione serale del telegiornale nazionale1, compariva con l'atteggiamento diretto e pragmatico per cui i Russi tanto lo amano, prendeva atto della schiacciante vittoria riportata e indicava come lo strumento di una maggioranza parlamentare forte sarebbe stato massimizzato (...).