Analisi delle cause che hanno scatenato in conflitto in Nagorno-Karabakh, i tentativi di risoluzione messi in atto dall'OSCE e le prospettive per il futuro. Tesi di laurea
Di Laura Casuscelli
In seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, il Caucaso è stato teatro di numerosi conflitti etnopolitici. Uno in particolare viene analizzato in questa tesi: quello che interessa il Nagorno-Karabakh.
Il titolo della tesi, "La sindrome di Karabakh", si richiama ad un articolo di Mark Sorayan, nel quale egli sostiene e dimostra che, con il passare degli anni, la questione del Nagorno-Karabakh va sempre più assumendo i connotati di una ossessione, quasi una patologia che influenza l'opinione pubblica, la politica, i rapporti internazionali dei governi azero e armeno, sino a divenire una vera e propria sindrome.
Il primo capitolo della tesi è rivolto a una descrizione delle origini storico-culturali del territorio del Nagorno-Karabakh, così come rivendicate dalla parte azera quanto da quella armena.
Nel secondo capitolo, Il conflitto, sono descritti gli eventi accaduti in Azerbaigijan e in Armenia durante il periodo sovietico e che hanno portato allo scoppio, e in seguito, alla guerra vera e propria nel Nagorno-Karabakh. Sempre nel secondo capitolo si analizza il grado di coinvolgimento nella questione di alcuni stati, che sembra abbiano agito nell'ombra a tutela dei propri interessi. In particolare, Russia, Turchia, Iran e Stati Uniti.
Il terzo e ultimo capitolo, Il processo di pace, è suddiviso in due sezioni.
La prima, L'attività delle organizzazioni internazionali, rivela qual'è stato il ruolo delle Nazioni Unite nel tentativo di arrestare il conflitto e i motivi per i quali il difficile compito della ricerca di una soluzione è stato in seguito affidato all'OSCE. Viene analizzata specificamente l'azione dell'OSCE stessa tramite le proposte di pace fatte alle parti dall'inizio del processo di riconciliazione fino ad oggi. Nella seconda sezione, Gli ostacoli alla risoluzione del conflitto, si descrivono le questioni che hanno paralizzato e continuano a paralizzare il dialogo tra armeni e azeri, e i motivi per i quali sono difficili da superare.
Infine, nell'epilogo, Le possibili soluzioni, si elabora un'ipotesi per una soluzione duratura che comprende tutti i punti sui quali le parti in conflitto potrebbero in futuro mettersi d'accordo.