Ieri la Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito ha sentito i responsabili dell'Osservatorio militare, associazione che da anni è in prima linea a difesa delle vittime del "metallo della vergogna". Il comunicato dell'Osservatorio
Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa reso pubblico dall'Osservatorio militare in seguito all'audizione presso la Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito. In calce al testo inseriamo anche un link alla relazione fatta dai rappresentanti dell'Osservatorio militare davanti ai membri della commissione e il resoconto stenografico della seduta. Tra questi vi è anche Luigi Malabarba, senatore di Rifondazione comunista e segretario della commissione stessa. "Come commissione la prima cosa che abbiamo fatto è stata una ricognizione generale sentendo rappresentanti del governo e dei vertici militari. Ora invece siamo passati alle audizioni di tecnici e rappresentanti di associazioni, tra le quali naturalmente l'Osservatorio militare. Proseguiremo poi cercando di definire le responsabilità di chi sapeva e non ha fatto niente per gestire la tutela dei militari", ha dichiarato all'OB. All'audizione era presente anche Domenico Leggero, portavoce dell'Osservatorio militare. "E' perlomeno positivo che le istituzioni inizino ad ascoltare l'Osservatorio militare ed è positivo il fatto che siamo riusciti a depositare documenti da noi raccolti in questi anni".
Non si potrà più dire che i vertici Militari non sapevano della pericolosità del munizionamento all'Uranio Impoverito. Con un filmato del 1995 gli Americani "istruirono" i vertici di paesi alleati su come "difendere" i militari dai gravi rischi provenienti operando su territori bombardati all'uranio. Non solo sapevano ma avevano anche provveduto a "classificare" il materiale che, evidentemente, doveva essere di ampia divulgazione. Perché fecero questo rendendosi complici di una strage che ad oggi conta 35 decessi e 274 malati? Sarà il compito della Commissione e della magistratura che ora, non può non prendere iniziative per far luce sulla vicenda.
L'Osservatorio è fiducioso, il Presidente e la Commissione tutta, godono della piena fiducia dei Vertici dell'Osservatorio. Prendiamo atto che al Presidente, si sono aggiunti Commissari come il Sen. Malabarba, che vogliono portare alla luce la verità a prescindere dalle responsabilità politiche. Al momento, la Commissione ha già acquisito numerosi documenti ed atti che, a differenza di studi milionari e "tesi" elaborate dalla "Difesa", sono costituite da prove inconfutabili sia sulle dirette responsabilità, sia sulla chiara volontà perseguita in seguito a voler "nascondere" verità e colpe.
Parte del filmato mostrato in Commissione fu trasmesso anche da Rainews 24 in una delle sua inchieste e dall'Osservatorio si dicono "perplessi" di come una struttura come la Difesa dotata di un servizio "segreto" per acquisire informazioni, possa aver ignorato documentazione così importante per la sopravvivenza dei nostri militari. Ora, oltre al risarcimento di tutti i militari ed i loro famigliari, si dovrà arrivare alle responsabilità dirette di coloro che, al tempo dei fatti, rivestivano responsabilità di comando.
L'Avvocato dell'Osservatorio, Angelo Fiore Tartaglia, non lascia dubbi e, a nome delle famiglie, si dichiara disponibile a trattare un risarcimento che non sia offensivo e lesivo della dignità di questi ragazzi già per troppo tempo umiliata.
Roma 23 giugno '05