Repubblica dell'Ossetija del nord, Vladikavkaz, Moschea

Quando abbiamo deciso di partire per il Caucaso settentrionale avevamo solo un'idea molto vaga di dove volevamo andare....Dall'ultimo numero della rivista eSamizdat

22/01/2008 -  Anonymous User

Da eSamizdat Rivista di culture dei Paesi slavi

Reportage a cura di Erika Casali, Sara Di Pede, Javier Domingo, Davide Girelli, Ramiro Ernesto Villamagua Vergara

Quando abbiamo deciso di partire per il Caucaso settentrionale avevamo solo un'idea molto vaga di dove voelevamo andare e di quello che volevamo fare, soprattutto non immaginavamo quali risvolti avrebbe preso il nostro viaggio. Già in Italia era sembrato comunque chiaro che non sarebbe statta un'impresa facile.

Cercando contatti utili per muoversi sul territorio,ci siamo imbattuti nel sito di un'associazione di Carmagnola, in provincia di Torino, che si chiama Mondo
in cammino e abbiamo parlato con il presidente dell'associazione Massimo Bonfatti. Dopo averlo incontrato a Carmagnola, abbiamo avuto l'impressione che il nostro viaggio avesse preso una direzione di cui poco sapevamo, ma di cui avevamo certamente bisogno.

Eravamo in cinque a voler partire per la stessa meta: Erika, Ramiro, Javier, Davide e Sara. Molti non si conoscevano neanche, ma attraverso varie combinazioni siamo riusciti a metterci in contatto e a partire insieme.

Per un motivo o per un altro ciascuno di noi si era già occupato di Russia o era stato nel Caucaso settentrionale e meridionale. Tre di noi, in Russia, hanno vissuto a lungo e ci vivono tuttora.

Provenivamo quindi da esperienze (non solo di viaggio) molto differenti. Una delle cose più importanti che ci ha legato e stata la capacità di fare e disfare molto rapidamente i nostri piani e forse anche quelli degli altri. Questo pregio o difetto ci ha permesso di muoverci con una grande libertà e di conoscere persone tanto preziose quanto inaspettate.

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