Pighì di mestiere fa il meccanico. Una donna risoluta, il cui marito muore cadendo da una scogliera. Un incidente? "Mille sospiri" è ambientato nell'isola immaginaria di Kukutsi ed è un noir con rilevanti riferimenti alla storia greca. Una recensione
Infrastruttura deficitaria, poca manutenzione. Le ferrovie romene sono messe male anche se la rete è tra le più lunghe d’Europa. Il PNRR locale invertirà la rotta?
È nelle librerie la terza edizione italiana, pubblicata dalla casa editrice Bottega Errante, di "Il ritorno di Filip Latinovicz" di Miroslav Krleža. Un libro in cui si pensa per immagini. Recensione
Una recente controversia relativa ad un murales nella valle del Pankisi raffigurante una bandiera della Repubblica cecena dell’Ichkeria evidenzia le perduranti tensioni tra la comunità locale e le autorità georgiane, soprattutto dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia
Quanti bambini sono stati uccisi durante l'assedio di Sarajevo? È una questione che è stata nuovamente sollevata dall'analista Srđan Puhalo. Per i genitori dei bambini assassinati la polemica alimenta il trauma, mentre gli esperti ritengono che questo numero non debba essere manipolato
In molti si chiedono il senso dei movimenti pacifisti quando è in corso una guerra. Le posizioni contro l'invasione possono cambiare qualcosa? Valgono i rischi che fanno correre? Che senso hanno queste azioni se la guerra continua a prescindere? Risponde a queste domande Igor Blažević, attivista per i diritti umani
Come evidenziato dall'ultimo report di Reporter senza frontiere, in Grecia la libertà di stampa è oggi in grande sofferenza. Una situazione che affonda le radici anche nell'irrisolto quadro normativo
Bidzina Ivanishvili è l’oligarca più potente della Georgia. Ha costruito il proprio impero economico a partire dalla Russia. Nonostante si sia ufficialmente ritirato dalla scena politica tempo fa, in realtà è considerato l’eminenza grigia del potere in Georgia
Dopo le tensioni del 2020 e i successivi sforzi per avviare un faticoso processo di distensione – i leader di Grecia e Turchia si erano incontrati a Istanbul in marzo –, si profila un’altra estate rovente sul fronte Atene-Ankara
Fu membro dell'ultima presidenza della Jugoslavia socialista. E nel 1991 si prodigò per evitare la guerra. Abbiamo incontrato a Skopje Vasil Tupurkovski
Come guardare alla composizione etnica e linguistica dell'Ucraina? Sono concetti fluidi e si sbaglia a dare l'immagine di una paese strutturalmente diviso tra minoranza russa e maggioranza ucraina. Un approfondimento
Ogni 31 maggio a Prijedor si commemora la brutale pulizia etnica del 1992. Uno sguardo da vicino su questa cittadina europea, che rimane profondamente ferita
Con lo scoppio della guerra russo-ucraina sono migliaia i russi che si sono trasferiti in Armenia. Si parla di una vera e propria emigrazione di imprenditori russi con le rispettive famiglie. La maggior parte di loro sceglie di vivere nella capitale Yerevan in cerca di tranquillità e stabilità
Un territorio raccontato attraverso i piatti realizzati con erbe spontanee. A partire da un libro, “Agli erbi dla Rumagna cuntadena. Le erbe spontanee di campagna nella tradizione alimentare contadina romagnola”, di Roberto Giorgetti, Maria Manuzzi e Stefano Tellarini
Ottant’anni fa nel campo di concentramento di Jasenovac veniva ucciso Zija Dizdarević (1916-1942), uno dei più brillanti scrittori bosniaco-erzegovesi e jugoslavi
Nel trentennale dell'inizio dell'assedio di Sarajevo è uscito il docu-film "Hotel Sarajevo" della regista Barbara Cupisti. Il titolo prende spunto dall’albergo Holiday Inn, costruito per le olimpiadi invernali del 1984 e durante la guerra diventato base dei giornalisti internazionali. Prima televisiva il prossimo 29 maggio su Rai
Lo scorso 22 maggio a Bruxelles l'incontro tra il primo ministro armeno Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Aliyev. È il secondo mediato da Bruxelles in vista di un trattato di pace tra i due paesi. Una lettura dell'incontro attraverso le dichiarazioni del presidente del Consiglio europeo Charles Michel
Marijan Ravlić, imprenditore croato ingannato da due vescovi, ha attivato un’insolita protesta: sta girando in auto per la Croazia orientale con manifesti giganti recanti l’immagine del Papa e il messaggio: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!”