In Croazia i media no-profit, severamente provati dalle politiche dell'ex ministro della Cultura Zlatko Hasanbegović, dovrebbero beneficiare di quattro milioni di euro di aiuti europei. Ma con l'aiuto di un misterioso gruppo di lavoro, l'attuale ministra della Cultura Nina Obuljen Korzinek sta reindirizzando questi fondi ai media commerciali…
È a Gjorgi Lazarevski che l’ex leader dell’opposizione Zoran Zaev, oggi primo ministro della Macedonia, deve le “bombe” che hanno spazzato via il governo Gruevski. Ex collaboratore dei servizi segreti, è stato Lazarevski a consentire la fuga di migliaia di documenti: la rete telefonica con cui, per anni, politici, magistrati e giornalisti hanno operato nell’illegalità. Ritratto di uomo arrabbiato.
La chiusura del giornale “Vranjske novine” rappresenta un duro colpo per la stampa indipendente regionale serba. La notizia ha mobilitato decine di giornalisti che si sono radunati a Belgrado per esprimere il loro scontento, mentre Vukašin Obradović, capo redattore del settimanale, ha cominciato lo sciopero della fame nel suo ufficio a Vranje.
Il giornalista francese Loup Bureau, detenuto in modo abusivo per 52 giorni dalle autorità turche, è stato rilasciato e sarà presto rimandato in Francia. Lo ha annunciato il suo avvocato mentre il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian completava una visita di due giorni in Turchia.
Proseguono le “pulizie” all’interno della Radio Televisione Croata (HRT). La trasmissione “Hrvatska uzivo”, spesso critica nei confronti governo, è stata tolta dal palinsesto in una notte, senza che fosse addotta alcuna spiegazione.
Caratterizzato da conflitti politici, scandali di corruzione e problemi sociali, malgrado tutto il Kosovo possiede un panorama mediatico relativamente vivace. Ma esercitare la professione giornalistica e informare l’opinione pubblica comporta diversi pericoli.
"Sospetto che l'attacco sia legato agli articoli che ho scritto come giornalista", ha dichiarato Parim Olluri dopo il pestaggio subito. Da poco "Insajderi", la testata online di cui è direttore, aveva infatti pubblicato un'inchiesta sugli ex comandanti dell'Esercito di Liberazione del Kosovo che si sono arricchiti dopo la guerra degli anni Novanta. "Se Adem Jashari fosse vivo, sarebbe un milionario e corrotto": questo il titolo "provocatore", perché riferito a un "eroe" caduto per mano serba. Un titolo costato decine di minacce social, che potrebbero essere culminate nell'aggressione fisica.
Tra il 2013 e il 2015, dieci municipalità bulgare hanno finanziato dei media locali per un valore di circa 3 milioni di euro: un investimento che permette loro di influenzare la linea editoriale dei beneficiari.