Come aprono le prime pagine on-line dei principali organi di informazione del Paese? Una rassegna all'indomani del referendum sull'ingresso nell'Unione europea.
Alla scoperta della Romania assieme alla fotografa Camilla de Maffei. La capitale rumena e la regione nel sud-est del Paese, lungo la riva sinistra del Danubio
Il 25 novembre ricorre l'anniversario della prima riunione del comitato antifascista di liberazione nazionale che nel 1943, a Mrkonjić Grad, proclamò la Repubblica di Bosnia Erzegovina. La Republika Srpska non ha celebrato la ricorrenza, diversamente dalla Federazione. A Srebrenica, tuttavia, è stata lasciata libertà di scelta ai dipendenti pubblici. Molti non hanno lavorato, alcuni hanno festeggiato. Una piccola delegazione ha deposto una corona di fiori al memoriale di Potoćari, dedicato alle oltre ottomila vittime del luglio 1995, perché “ciò che è avvenuto qua è puro fascismo”, ha dichiarato Ćamil Duraković, sostituto del sindaco.
Il memoriale partigiano però, dedicato alle vittime della Seconda guerra mondiale, è in stato di abbandono. Lo segnalano due pali gialli in mezzo al bosco, senza alcuna bandiera a sventolare, e due sagome grigie. Per raggiungerlo occorre abbandonare le facciate ridipinte di via Maresciallo Tito, addentrarsi tra case disabitate e ruderi, infine salire per un sentiero invaso dai rovi. Ecco come appariva il 25 novembre. Testo e immagini di Michele Biava
Manifestazione di massa ieri in Bulgaria contro la proposta riforma delle pensioni. E il governo guidato da Boyko Borisov sembra intenzionato a fare marcia indietro, spaventato dal costo politico del muro contro muro con i sindacati. La partita resta aperta, ma a sorpresa si aprono spazi negoziali. Resta invece bloccata la vertenza sulle ferrovie, che blocca il Paese da più di una settimana. Foto di Ivo Danchev, testi di Francesco Martino
A tre settimane dalla prima devastante scossa di terremoto che ha colpito la provincia orientale di Van (25 ottobre), il sisma sembra accanirsi ora sulla città. Decine di vittime, una trentina di palazzi crollati e un indefinito numero di edifici danneggiati sono il risultato della scossa del 9 novembre. Allo shock del terremoto è seguito l'arrivo della neve, che da sabato cade abbondante su Van. Foto e testi di Paolo Martino
Nei giorni scorsi a Rovereto l'inaugurazione della mostra fotografica No Borders. Un gruppo di giovani della Facoltà d'arte di Pristina e delle scuole superiori di Gračanica hanno visitato diversi luoghi del Kosovo, raccontandoli
Il bilancio delle vittime del terremoto che ha devastato il sud-est della Turchia continua a salire. Secondo gli ultimi dati sarebbero morte almeno 461 persone. I feriti sono oltre 1350. Dalla provincia di Van, epicentro della scossa, il nostro corrispondete Alberto Tetta ha inviato alcuni scatti della devastazione e la cronaca della giornata (26 ottobre 2011)